Torino-Lione: il dottore dice sì

Opera faraonica e dannosa o opportunità irrinunciabile di crescita? L'Alta Velocità Torino-Lione spacca il Paese, ma la maggioranza dei laureati si dice favorevole alla realizzazione

07/11/2011

Tesionline, il più noto sito per laureandi e laureati, dove è possibile archiviare e consultare tesi di laurea, master e dottorato, creare un profilo per le aziende e trovare i contatti per il lavoro, ha chiesto a chi ha una laurea che cosa pensano della TAV, la linea ad Alta velocità che attraverserà la Valle di Susa tra infinite polemiche e contestazioni. Degli 11.968 laureati che hanno votato il sondaggio, il 39% ha detto che l'opera deve essere portata a termine. Contrario il 35%. Non sa cosa dire il 26%. Chi ha votato ha potuto anche spiegare il perché della sua opinione, selezionando tre risposte tra le opzioni offerte. I favorevoli sono convinti soprattutto che il “corridoio” che unirà Lisbona a Kiev ridurrà l'inquinamento in Val di Susa (23,4%) perché sposterà su rotaia le merci che ora corrono sui Tir e grazie all'elevata tecnologia riuscirà a contrarre l'inquinamento acustico del 90%. Poco inferiore (22,6%) la percentuale di chi pensa che rilancerà l'economia, visto che il nostro Paese rappresenterà uno snodo fondamentale di una rete che attraverserà l'Europa, e permetterà di contribuire all'ammodernamento del nostro sistema infrastrutturale. Per il 18,2% è giusto che decisioni del genere vengano prese ad alti livelli e non dalla gente comune che non ha adeguate competenze, mentre per il restante 15,3% il cantiere è importante perché porterà lavoro anche in Val di Susa. Per quanto riguarda il fronte del no, la motivazione principale (21,1%) è che l'investimento economico è sproporzionato e durerà anni, e potrebbe essere invece utilizzato per potenziare la linea ferroviaria già esistente. Molti (20,4%) sono convinti anche che la TAV sarebbe sottoutilizzata visto che il traffico sulla direttrice Torino- Lione è in continua diminuzione, specialmente quello che passa attraverso il Frejus, e altri (19,7%) credono che il territorio verrà snaturato, e comunque la valle ha già dato un ampio contributo ai collegamenti con la Francia, con l'autostrada, il traforo del Frejus, due strade statali e una linea ferroviaria. Scavando nella montagna per la realizzazione del tunnel – secondo il 17,5% dei contrari – si diffonderanno le polveri di amianto e uranio trovate anni fa, con pericoli enormi per la salute della popolazione locale e dell'ambiente. Infine, il 15,3% dice di non essere d'accordo all'opera perché non ridurrà affatto l'inquinamento come invece sostengono altri. 

Elena Zuccaro
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