28/04/2011
Aumento a tre cifre per le imposte legate all’acquisto o alla vendita di una macchina. Il decreto sul federalismo fiscale dello scorso 31 marzo, infatti, ha messo mano alle addizionali, così che le imposte provinciali di trascrizione, quelle sui passaggi di proprietà delle auto, potrebbero arrivare a crescere del 600 per cento.
A lanciare l’allarme è Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento tematico nazionale Tutela del consumatore dell’Italia dei valori e fondatore dello Sportello dei diritti. La disposizione a cui si riferisce è contenuta nell'articolo 13 (tributi connessi al trasporto su gomma), comma 5-bis del decreto sul federalismo.
Nel dettaglio, spiegano dalla Sportello dei diritti (www.sportellodeidiritti.org), “la nuova normativa prevede la cancellazione del vantaggio fiscale previsto per chi acquista un veicolo nuovo o usato da un concessionario”. Prima di questo decreto, l'acquisto da un concessionario era soggetto all'imposta provinciale di trascrizione secondo una cifra fissa, che variava da provincia a provincia da 151 a 196 euro, indipendentemente dalla potenza del veicolo. Quando la compravendita avveniva tra privati, inoltre, “il trattamento fiscale era proporzionale alla potenza in kilowatt , variando da 196 euro per 54 kw fino ad un massimo di 1.026 euro per i veicoli più potenti”.
Cosa potrebbe cambiare adesso? “Con l'introduzione della nuova disciplina tale differenza viene di fatto abrogata con la conseguenza che l'imposta di trascrizione sarà proporzionale alla potenza fiscale dell'autovettura e a pagarne le conseguenze saranno quindi i cittadini che acquistano dal concessionario costretti a pagare come se acquistassero da un privato”.
Sempre secondo lo Sportello, quindi, a guadagnarci saranno le Province, che secondo le stime incasseranno in questo modo 300-400 milioni di euro.