21/11/2011
Il 28 febbraio 2012 termina la possibilità di cambiare le vecchie lire
in euro agli sportelli della Banca d’Italia. Prosolidar, il Fondo Nazionale del
Settore del Credito costituito dalle organizzazioni sindacali del settore e
dall’Associazione Bancaria Italiana, lancia per l’occasione un’iniziativa per
sostenere progetti di solidarietà: “L’ultima lira, una buona azione non
costa nulla” (www.l’ultimalira.it).
Chi vuole può partecipare entro il 31 gennaio prossimo alla prima raccolta
fondi “che non costa un euro”.
Scrivono i promotori: “Svuota i cassetti dalle
tue ultime lire, mettile in una busta e consegnale alle banche aderenti. Contribuirai
così alla realizzazione di cinque importanti progetti di solidarietà e di
sviluppo in tutto il mondo”.
Ecco dove finiranno i fondi raccolti:
Centro pediatrico di Emergency a Bangui, nella Repubblica Centrafricana, che offre cure
ai bambini fino a 14 anni e svolge attività di educazione igienico-sanitaria
rivolta alle famiglie.
UNHCR per la Somalia: acqua, cibo, beni di prima necessità e cure mediche
alle migliaia di persone, uomini, donne e bambini in fuga dalla terribile
carestia che sta colpendo il Paese.
Le Case del Sole di Terre des Hommes che offrono protezione dalla violenza, cibo,
educazione informale, cure mediche e sostegno psicologico e alimentare a oltre
3.000 bambini di sette Paesi.
Il progetto della Biblioteca Vaticana di destinare l’antico Salone Sistino a nuova sala di
lettura: migliaia di studiosi di tutto il mondo, che ogni anno frequentano
liberamente questo scrigno di tesori appartenenti all’umanità intera, potranno
contribuire all’integrazione fra popoli e culture.
Il progetto di Prosolidar per restituire alla città
di Napoli i beni sequestrati alla
malavita organizzata per essere utilizzati per fini sociali.
Le
banche aderenti:
Banca Antonveneta
Banca del Piemonte
Banca Monte dei Paschi di Siena
Banca Popolare di Sondrio
Banca Popolare Pugliese
Banche delle Marche
Banco Popolare
Biverbanca
Bnl-Bnp Paribas
Deutsche Bank
Intesa San Paolo
Ubi Banca
Unicredit Group
Con l'introduzione delle
banconote e delle monete in euro, le banconote e le monete in lire hanno
cessato di avere corso legale il 28 febbraio 2002, ma possono essere cambiate
presso gli sportelli delle Filiali della Banca d'Italia entro il 28 febbraio
2012. Nella tavola allegata sono riportati gli elenchi delle banconote e
delle monete già prescritte con
l'indicazione della data di prescrizione, nonché di quelle ancora rimborsabili.
Sul suo
sito Banca d’Italia precisa: “Eventuali iniziative di raccolta a scopo di
beneficenza organizzate da enti (ad esempio onlus, fondazioni, associazioni
etc.) o privati dovranno essere preventivamente concordate con la Banca
d'Italia. In ogni caso tramite tali iniziative
non potranno essere raccolte
banconote di taglio superiore a lire 10.000. Il cambio di banconote e monete in lire mediante invio per posta o
altri mezzi assimilabili è consentito per un importo massimo di lire 500.000,
costituito da banconote di taglio non superiore a lire 10.000. In tal caso, il
richiedente dovrà inviare una dichiarazione scritta circa l'origine delle somme
e copia di un documento identificativo”.
Secondo gli ultimi dati di Bankitalia, aggiornati a fine agosto, ci
sono ancora 300 milioni di banconote in circolazione equivalenti a 2.500
miliardi di lire, circa 1 miliardo e 300 milioni di euro.
E di queste, le banconote ancora in circolazione sono:
1.000
lire: 196,2 milioni di pezzi equivalenti a ben 196 miliardi di Lire (Montessori)
2.000 lire: 21,6 milioni di
pezzi (Marconi)
5.000
lire: 30,9 milioni di pezzi (Bellini)
10.000 lire: 40,6 milioni di pezzi (Volta)
Elena Zuccaro