30/01/2012
Sono
poco meno di 46 mila le previsioni di assunzione di giovani per il primo
trimestre 2012 a carattere non stagionale, un numero decisamente interessante
se confrontato con le 23.700 segnalate nel quarto trimestre 2011. Si tratta del
36,5% dei posti totali messi a disposizione, ma potrebbero essere anche di più
considerando le posizioni per cui l’età non è carattere vincolante. Rispetto
alle previsioni complessive, più opportunità per i giovani si rilevano nelle
regioni del Centro e del Sud, nelle imprese con meno di 50 dipendenti e nei
servizi commerciali e finanziari, ma si cercano anche operai specializzati
nella metalmeccanica e nell’edilizia. Il centro di ricerche DATAGIOVANI ha analizzato
le previsioni di assunzione per i giovani fino ai 29 anni nelle aziende
italiane, secondo gli ultimi dati Unioncamere-Ministero del Lavoro riferiti al
periodo gennaio – marzo 2012.
Quasi 46 mila
assunzioni non stagionali, altre 17 mila “potenziali”. Il 36,5% delle
assunzioni complessive previste dalle imprese è espressamente rivolto a giovani
fino a 29 anni, per un totale di 45.682 posti di lavoro. La crescita rispetto
alla fine del 2011 è notevole, ma va comunque osservato che la quota di posti
riservata ai giovani appare in leggera discesa (-1,1%) soprattutto al Nordovest
(-7,3%). Crescono dunque le opportunità per i giovani, ma in proporzione minore
rispetto alle disponibilità complessive. Le occupazioni a carattere stagionale
sarebbero invece circa 6.300. Se però si considera che nel 38% dei casi le
imprese sono indifferenti rispetto all’età del candidato, si può ipotizzare che
ai posti già previsti per gli under 30 se ne possano aggiungere altri 17 mila,
fino a superare quota 63 mila.
Più occasioni al
Centro e al Sud. Rispetto al totale delle assunzioni previste, il Centro e
il Mezzogiorno si distinguono oltre che per un maggiore numero di posti
riservati ai giovani (più del 38%, contro il 34%/35% del Nord) anche per la
crescita dell’incidenza dei posti per i giovani rispetto al 4° trimestre 2011,
+3% e oltre, contro una diminuzione nel nord Italia (in particolare a
Nordovest, -7,3%). Le regioni più orientate ai giovani sono Lazio, Campania e
Puglia, in coda Emilia Romagna e Toscana (vedi tabella allegata).
Più opportunità nelle
piccole imprese, nel commercio e nei servizi finanziari. Poco meno di
30 mila posti per gli under 30 vengono offerti dalle aziende con meno di 50
dipendenti, soprattutto operanti nel commercio e nelle attività finanziarie e
assicurative. Tra le figure professionali di alta specializzazione spiccano
tecnici dell’amministrazione e della attività finanziare (circa 6 mila), tra
quelle di medio livello 7.300 addetti alla vendita e 4.700 addetti a bar e
ristoranti, nonché 3.600 operai specializzati dell’edilizia e 2.200 della
metalmeccanica.
Quanti sono “veri” i nuovi posti?
La crescita dei
posti di lavoro
orientati ai giovani, e non solo – sottolineano i ricercatori di DATAGIOVANI – è certamente un segnale di
ottimismo da parte delle imprese, che iniziano forse a vedere qualche spiraglio
di uscita dalla crisi. Va però segnalato che “si tratta in larga parte di riattivazioni
di contratti in scadenza a fine 2011 o di assunzioni in sostituzione di
analoghe figure che hanno interrotto il loro rapporto di lavoro”. La creazione
di nuovi posti di lavoro resta dunque alquanto limitata, fotografando una
situazione per i giovani che si affacciano nel mercato del lavoro ancora
sostanzialmente in stallo.
P.M.G.