12/10/2011
Aziende che non trovano la persona giusta e giovani senza un lavoro. Domanda e offerta faticano a incontrarsi e, nonostante i problemi occupazionali, secondo i dati di Confartigianato le imprese non riescono ad assumere il 17,2% della manodopera necessaria. In parte sembra che questo gap sia da attribuire alla scelta della scuola. Infatti, anche per questo anno scolastico cresce il numero di studenti che preferiscono il liceo agli istituti professionali con la conseguenza di una mancanza di figure tecniche, ma anche di personale nel settore del turismo e della ristorazione. In Olanda, per fare un esempio, il 60% degli studenti frequenta istituti professionali. D’altra parte restiamo anche il Paese con una bassa percentuale di laureati. Insomma, scuola e lavoro sembrano essere ancora troppo distanti.
La Fondazione Sodalitas, in collaborazione con Randstad Italia, ha deciso di dare il via all’iniziativa “ScopriTalenti”. Ieri, a Milano, alcuni giovani hanno avuto la possibilità di sostenere colloqui con imprese in cerca di persone: non solo un career day, ma anche un’occasione di dibattito per capire quali sono gli approcci giusti per i giovani che devono entrare nel mondo del lavoro. «In una società che cambia con incredibile rapidità è molto difficile orientare la formazione dei giovani alle necessità del mondo del lavoro - ha spiegato Roberto Ramasco, consigliere delegato di Fondazione Sodalitas – . In Italia spesso proprio i giovani con maggior potenziale faticano a individuare sbocchi lavorativi coerenti con le proprie competenze e con quelle attese dal mercato e sono costretti a rivolgersi all’estero per trovare una offerta adeguata».
Le figure più richieste. Secondo Randstad Italia, i giovani talenti più richiesti nel nostro Paese sono, per quanto riguarda i diplomati, coloro in possesso del diploma di perito meccanico seguiti da periti meccanici, periti elettronici, diplomati in ragioneria a Milano e a Roma e diplomati nel settore moda a Firenze. Per loro le professioni maggiormente proposte sono quelle di addetti macchine, produzione, ufficio tecnico, disegnatori e progettisti, impiegati amministrativi, addetti alle vendite Per la maggior parte dei profili tecnici, il percorso inizia dai reparti produttivi per poi passare agli uffici tecnici con ruoli impiegatizi. Per quanto riguarda i neolaureati, invece, la laurea più richiesta è quella in ingegneria meccanica seguita da economia, ingegneria gestionale, giurisprudenza, lauree nel settore moda e scienze infermieristiche. Le professioni proposte sono quelle di impiegati tecnici (progettisti, disegnatori, buyer, programmatori), responsabili produzione e programmazione, addetti al controllo di gestione, impiegati amministrativi, addetti al customer service e infermieri professionali.
Martina Mosca