12/05/2010
Roy Hodgson, allenatore del Fulham
C'era una volta la Coppa Uefa: difficile, combattuta e ambita, soprattutto dalle squadre italiane che a cavallo tra gli anni Ottanta e gli anni Novanta l'hanno letteralmente dominata. Poi, l'incantesimo si è rotto: la nascita della Champions League ha senz'altro inciso negativamente alla perdita di fascino di quella che oggi si chiama Europa League ma non si spiega l'improvviso disinteresse delle squadre italiane che anche a causa degli scarsi risultati ottenuti negli ultimi anni sta avendo come conseguenza uno scarso coefficiente Uefa che significa un minor numero di squadre possibili da iscrivere nelle competizioni europee. Il nostro calcio, non più il migliore al mondo, è in crisi e in finale di Europa League, quest'anno, ci sono una squadra spagnola, l'Atletico Madrid, e una inglese, il Fulham.
I "colchoneros" (i materassai) devono storicamente sopportare l'etichetta di altra squadra di Madrid ma quest'anno hanno la possibilità concreta di chiudere la stagione con un titolo che è sempre meglio del niente che figura nella bacheca Real Madrid. I "cottagers" (coloro che vivono nei cottage), la più antica squadra londinese, navigano a metà classifica nella premier league e sono allenati da una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Roy Hodgson che a metà degli anni Novanta guidò l'Inter alla finale di Coppa Uefa persa ai rigori contro lo Schalke 04. Si tratta di una sfida che si annuncia molto spettacolare: la tecnica e il talento degli spagnoli guidati in attacco dal Kun Aguero (genero di Diego Armando Maradona) e da Diego Forlan, contro l'intensità e la solidità degli inglesi nelle cui fila milita l'italiano Stefano Okaka. Vinca il migliore.
La telecronaca di Italia 1 è affidata a Sandro Piccinini affiancato per il commento tecnico da Paolo Di Canio. A bordo campo, l'inviato Marco Barzaghi.
Mercoledì 12, 20:30 - Italia 1
Alberto Picci