15/04/2011
Era il modello del buon governo, l’invenzione amministrativa migliore
del dopoguerra italiano: Bologna. Era la ricca città del “fare”, della solidarietà e della
programmazione. Un’idea di città realizzata da ex partigiani come Dozza,
il sindaco più amato, e successivamente governata da altri uomini del
Pci come Fanti, Zangheri e Imbeni che consolidarono un’eredità fatta
anche di cooperative efficienti e infrastrutture all’avanguardia. Poi è
entrata in gioco una crisi politica e istituzionale, e il passato si
trasforma in mito: il Partito si dissolve, il tessuto produttivo e la
classe dirigente si indeboliscono.
Ma se la crisi di Bologna ha radici
lontane, oggi è conclamata: da quattordici mesi al Palazzo Comunale c’è
un commissario, Anna Maria Cancellieri, mandata dal governo a gestire la
città dopo le dimissioni dell’ultimo sindaco, Flavio Delbono. Delbono
era l’uomo scelto dal Pd per governare dopo la “delusione Cofferati”, ma
dopo una manciata di mesi è vittima del Cinzia-gate, lo scandalo
giudiziario che lo costringe ad abdicare e che lo porta davanti ai
giudici per i viaggi fatti con la sua segretaria-fidanzata Cinzia
Cracchi a spese dei contribuenti, quando era vicepresidente della
Regione. Oggi Delbono deve difendersi da accuse pesanti, mentre la
città, immobilizzata dalla lunga gestione commissariale, si appresta
finalmente a tornare al voto. L’inchiesta di Report, realizzata da
Alberto Nerazzini, è un viaggio nella città che un tempo era il modello
del buon governo e che oggi invece non riesce a mettere in funzione una
linea di filobus costata quasi 200 milioni di euro. È un viaggio negli
sprechi di una città, dove rischiano di fallire tutti: i politici, le
fabbriche, la squadra di calcio. Incontrare chi si candida a risolvere i
problemi di Bologna vuole dire guardare da vicino la crisi della
politica di un intero Paese.
Domenica 17, 21.30 - Rai 3
Eugenio Arcidiacono