05/05/2011
Si chiama ENT e il suo nome ha due significati: da un lato prende ispirazione dagli alberi che parlano e camminano nella saga del Signore degli Anelli; dall’altra è l’acronimo di Exportable Natural Tree, un nome che ricorda la sua funzione. Disegnata da Alessandra Pasetti, la lampada è, infatti, trasportabile facilmente dall’esterno all’interno e nasce proprio con il doppio intento di portare la luce all’esterno quando serve e, viceversa, di inserire in un ambiente chiuso la rassicurante bellezza della natura. Ispirata alle forme di un albero frondoso, ENT ha un fusto con base d’appoggio su tre gambe, che ricorda le radici di una pianta, di cui due sono dotate di rotelle. Lungo il fusto si trovano dei piccoli rami: il primo in basso serve per avvolgere all’occorrenza il cavo di alimentazione; il secondo è l’interruttore. Il paralume, che metaforicamente rappresenta la chioma dell’albero, è in un tessuto arricciato in fibre di polietilene, resistente agli agenti atmosferici, lavabile e sfoderabile. La collezione ENT comprende una piantana e due modelli a sospensione (per verande e portici). Il metallo del fusto e il tessuto del paralume sono materiali riciclabili al 100% e anche l’imballo, completamente smontabile, anche nella versione a piantana, è concepito in modo da ottenere un reale risparmio energetico e di risorse.
Si ispira, invece, a uno dei giochi più antichi ed amati, lo yoyo, la lampada (ma non solo) Joyo per Lancia (sì, la casa automobilistica). Si tratta di un nuovo concetto di illuminazione, pensato per guardare allo stesso tempo al design, ai materiali, ma anche alle esigenze funzionali. Tre, infatti, sono le funzioni di Joyo: lampada, svuota tasche e carica dispositivi USB. Grazie agli switch permette di ricaricare accessori elettronici, dal cellulare al lettore mp3, fino alla macchina fotografica. Costa 160 euro.