09/01/2012
Nuove luci arrivano ad arredare la casa in questo inizio d’anno. Il prossimo 20 gennaio si apre a Parigi “Maison & Object” e sarà l’occasione per Martinelli Luce per ripercorrere tutta la sua produzione di lampade, dalle storiche alle più recenti, caratterizzate dall’originale design e da una prestazione tecnica avanzata. Si va dai modelli storici, come la lampada da tavolo a luce diffusa in metacrilato e poliestere con fibra di vetro. Alta 40 centimetri, è una riedizione del modello del 1968, caratterizzato dalla forma particolare e una luce fluorescente. Tra le novità anche la lampada, in versione da tavolo o da terra, a luce diffusa regolabile in altezza grazie a un movimento telescopico. Il diffusore è in metacrilato opal bianco, base e pomello sono verniciati in bianco e testa di moro, mentre il resto degli accessori sono in acciaio inox. La forma sfuggente della base conica si sviluppa verso l’alto allargandosi nelle nervature del diffusore come lo spiegarsi della ali di un pipistrello. Sono disponibili anche le versioni con base e pomello rosso porpora o alluminio.
A Parigi Atmosphere presenterà invece il nuovo mappamondo Nodo, disegnato da Walter Giovanniello, ottima soluzione per illuminare la scrivania di chi ama girare per il mondo. Due tubi in acciaio cromato si intrecciano per creare la base, mentre una sfera del diametro di 30 centimetri riporta una cartografia minimal e accurata al tempo stesso, dove i confini sono evidenziati da un sottile tratto rosso che richiama lo stesso colore del filo di accensione che fuoriesce dalla base in acciaio.
Tra le novità 2012, Contemporanea srl propone una divertente e allegra collezione di lampade: Gioia. La collezione si caratterizza per un design molto moderno che però si ispira al passato. Da una brillante montatura in cromo scendono riccioli di vetro che si snodano attorno a un pendente. La collezione è proposta in sei versioni: a sospensione, plafoniera, da parete e da tavolo. Inoltre, è disponibile in due varianti di colore del vetro, bianco o cristallo.
Martina Mosca