X-Factor, la prima volta di una donna

Nathalie, vincitrice di X Factor.

Visetto reso ancor più dolce da grandi occhi verdi. Look neoromantico enfatizzato, fin esagerato, dal fantasioso direttore artistico della trasmissione Luca Tomassini. Nathalie ha conquistato il pubblico di X-Factor anche grazie al suo stile, che tutti hanno definito "In punta di piedi", anche dal titolo dell'inedito che lei stessa ha scritto.

   Dietro di lei è arrivato il cantante che alla vigilia tutti davano per favorito, il diciassettenne Davide, salentino pieno di grinta e dalla bella voce, che appena dopo lo scontro finale cantato, ha dovuto eclissarsi dal parco. Era infatti passata la mezzanotte e, secondo le leggi televisive, lui, minorenne, ha dovuto andare a dormire. Forse per il televoto ha pesato proprio il fatto che molte delle sue piccolissime fans, proprio come lui erano già sotto le coperte.

   Sul palco, ad attendere il verdetto finale degli ascoltatori, accanto al conduttore Francesco Facchinetti, c'era dunque soltanto lei, l'apparentemente fragile ma in realtà molto determinata Nathalie, unica donna arrivata a questa finale. Unica donna che si è aggiudicata la vittoria nella storia di questo talent show.

   Giunto alla sua quarta edizione, X-Factor ha avuto un ascolto medio di 2.602.173 spettatori con un incremento del 13% di ascoltatori. Risultati non molto soddisfacenti, invece, per la finalissima, che puntava tra l'altro sulla presenza dei Take That, ritornati alla formazione storica dopo il ritorno di Robbie Williams. Il gruppo inglese era alla seconda esibizione televisiva, dopo l'unica apparizione a Londra, e presentava l'album Progress, in uscita in Italia lo stesso giorno.

   Gli ingredienti per un ottimo share, in verità, c'erano tutti. A partire dall'alta qualità canora del terzetto dei concorrenti giunti in finale. Innanzitutto lui, Davide, il ragazzino stile Camp Rock all'italiana, che piace alle ragazzine, ma anche alle mamme perché fa tenerezza con la faccia bellina ancora da bimbo. Per lui, un duetto che sicuramente piaceva proprio alle famiglie: ha cantato Angelo insieme a Francesco Renga, tra l'altro autore del suo inedito.

   Poi c'era Nevruz, il terzo classificato, che accontentava i gusti di chi ama il rock più duro. In realtà, il modenese dai look improbabili e dalla voce rauca e aggressiva che non sempre convinceva la giuria (idolo comunque del suo patron Elio, stravagante e trasformista come lui) è un tenerone dalla lacrima facile. Così, forse, incontrava il favore persino delle nonne. Per lui, dunque, un duetto da autentico romantico: con Zampaglione, leader dei Tiromancino, sulle difficili e dolci note di "Per me è importante". 

   Infine, c'era la vincitrice, che con il suo struggente inedito da brava cantautrice, ha messo sicuramente d'accordo il romantuicismo delle nuove generazioni, insieme a quello di quelle passate: gli ex figli dei fiori e coloro che negli anni Ottanta amavano il genere musicale new romantic. Per lei un duetto d'eccezione: nientemeno che con Skin, la cantante del gruppo londinese Skunk Anansie. La graziosa cantante romana ha retto a meraviglia il confronto con una delle più belle voci nere del momento. E in quel momento, su quel palco, con il sorriso persino negli occhi, ha coronato un sogno. Lei che nel curriculum per la partecipare a X-Factor (che lo ricordiamo ha visto una selezione di 80.000 possibili talenti) ha scritto di aver fatto parte di un gruppo che faceva proprio le cover di quel grande gruppo inglese.