Salone del Mobile: accomodatevi alla sua festa

Non solo una fiera di settore: i Saloni milanesi del design, anche grazie alle iniziative dei cosiddetti Fuori Salone, si stanno trasformando in un fenomeno di moda. Una vera movida.

15/04/2011
Una delle tante installazioni presentate ai Fuori Salone (foto Massi Masala)..
Una delle tante installazioni presentate ai Fuori Salone (foto Massi Masala)..

Prima c’era il Salone del Mobile. Nato esattamente cinquant’anni fa. Poi sono arrivati Eurocucina ed Euroluce. E il Salone è diventato i Saloni. Fiera comunque per addetti ai lavori, che confluiscono alla Fieramilano Rho da ogni parte del pianeta. Perché quella di Milano è da sempre la mostra di mobili e arredi più importante del mondo.

      Ma se è pur vero che quest’anno i Saloni hanno aperto i battenti anche al pubblico, ma solo l'ultimo giorno, domenica, è da diversi anni che la gente comune e comunque i semplici appassionati di design si sono a poco a poco appropriati di questo evento facendone un fatto di costume più che commerciale. I Saloni, ma ancor più i cosiddetti Fuori salone sono diventati un momento fondamentale della movida milanese.

      Non c’è moda che tenga: gli stilisti hanno sempre tenuto ben distaccato il loro mondo del lusso da quello della vita cittadina. Non si può certo dire la stessa cosa di architetti, designer e industriali del mobile.

La casa dell'energia, installazione del creativo Ingo Maurer per Enel nei cortili della Statale di Milano (foto Massi Masala).
La casa dell'energia, installazione del creativo Ingo Maurer per Enel nei cortili della Statale di Milano (foto Massi Masala).

FUORI CITTA' LA FIERA, IN CENTRO I FUORI SALONE

      La fiera, con la sua funzionale collocazione alle porte della città, è rimasta per la parte commerciale, per chiudere i veri contratti e i veri affari.


      Ma dentro la città il design è fermento. Non c’è angolo di Milano che non risenta dell’ondata travolgente di questo vivacissimo mondo. Zona Tortona (quell’area di Milano compresa tra i Navigli e le vie Savona e Stendhal,  la Triennale con tutte le sue mostre e in particolare il Triennale Design Museum, un'esposizione permanente che si rinnova una volta all'anno e che quest'anno è curata da Alberto Alessi, il Brera Design District. Ma anche il vecchio quartiere Isola, la Bovisa, dove si trova il distaccamento della Facoltà di architettura del Politecnico, l'Università Statale. E soprattutto il cosiddetto Quadrilatero (la zona compresa tra le quatro vie Montenapoleone, Manzoni, Venezia e Della Spiga), che per decenni ha visto il monopolio della moda e che a poco a poco sta cedendo i suoi spazi ai principali nomi del design. Da Natuzzi a Sawaya & Moroni, da Scic Cucine a Promemoria, da Barovier & Toso ad Artemide, da De Padova a Driade, in questi giorni le vetrine sono in grande spolvero: c’è chi espone la novità realizzate con la collaborazione dei designer di fama e chi preferisce raccontare la propria storia illustre attraverso pezzi  storici, magari anche quelli disegnati da maestri dell’architetura.

La seduta che che festeggia la Fiat 500 e i 150 anni dellUnità d'Italia (Meritalia con la collaborazione di Lapo Elkann).
La seduta che che festeggia la Fiat 500 e i 150 anni dellUnità d'Italia (Meritalia con la collaborazione di Lapo Elkann).

TUTTI SEDUTI SUI DIVANI DI DESIGN      

     Come Cassina, che in via Durini ripercorre i suoi passi con le sedute ancora all’avanguardia disegnate alla fine degli anni Venti da Le Corbusier e con pannelli che riportano le frasi del geniale Giò Ponti, che negli anni Cinquanta disegnò la celeberrima sedia Superleggera.

     Durante la settimana della moda a nessuno verrebbe in mente di intrufolarsi nel negozio di Prada o di Dolce & Gabbana semlicemente per provare l'ebbrezza di ia provare una gonna di alta moda. Con gran disinvoltura, invece, giovani architetti o semplici curiosi provano a sedersi da B&B sull'accogliente Bend Sofa firmato dalla designer spagnola Patricia Urquiola. O sulla sua nuova poltrona che sembra un duvet. Un gruppo di compratori cinesi si fotografa a vicenda sulle Stardust, sedute illuminate dall’interno di Meritalia, disegnate da Mario Bellini. Gli esperti veri sanno però che quella non è una novità e che per essere davvero in tendenza bisogna tessere gli elogi del nuovo divano Giullare di Gaetano Pesce. O della buffa serie di mobili ricavati dal frontale della Fiat 500, creata con la collaborazione creativa di Lapo Elkann.

Le illuminazioni nel cortile di Brera per la notte bianca del design.
Le illuminazioni nel cortile di Brera per la notte bianca del design.

TRA COCKTAIL ED EVENTI UN SALOTTO PER MILANO     

     Si fa davvero salotto da Poltrona Frau, dove l’invito ad accomodarsi è ancora più esplicito. Sta scritto all’ingresso. Del resto, tutti i negozi e gli showroom sono aperti al grande pubblico. Un cartello all’entrata è l’invito. Come dire, non passate oltre siamo qui, entrate anche da noi. Così, fiumane di architetti e compratori, ma anche stuoli di ragazzini in vena di novità e di una giornata diversa, si accalcano all’inagurazione o al cocktail, rimangono stupiti da tante idee davvero geniali. Perché design è proprio questo: rendere unico e stupefacente un oggetto di uso quotidiano. Saper coniugare bellezza, armonia, meraviglia e soprattutto funzionalità. Un messaggio che arriva assolutamente a chiunque. Come arriva a tutti il messaggio che Milano in questi giorni diventa magica, un'intera città che si fa bandiera del made in Italy e della creatività. Così, arrivano da tutto il mondo per partecipare a quella che ormai è soprattutto una festa.

     La definizione più simpatica della settimana del design a Milano ce l’ha fornita una ragazza entusiasta appena arrivata da Madrid: "E' come una Feria", ci ha detto, riferendosi alle tradizionali feste cittadine spagnole". "E' la Feria de Milàn".

Un simpatico servizio di taxi su due ruote a disposizione dei visitatori dei Saloni.
Un simpatico servizio di taxi su due ruote a disposizione dei visitatori dei Saloni.

UNA FESTA CON BALLI, MUSICA E COCKTAIL   


    E proprio perché ormai la settimana del design di Milano è soprattutto un fatto di costume, di divertimento, una festa, il weekend è il momento più ricco di appuntamenti per le vie della città con il Fuorisalone 2011. Ancora tante feste e party, aperitivi e cocktail, che attirano moltissima gente fino a tarda notte.

    Venerdì 15 aprile il centro del Fuorisalone è stato Brera, con la sua notte bianca del design  illuminata da installazioni di luci e orti galleggianti. Il tutto condito di concerti di samba e jazz. Una festa di quartiere che lascerà un segno nella città.

     Alle 21 è stata accesa l’illuminazione della facciata e nel cortile dell’Accademia di Belle Arti di Brera, a cura dello studio Castagna & Revelli, che resterà come regalo alla città. Al Piccolo Teatro , un caleidoscopio di luci e ombre con il maestro di musica jazz Enrico Intra. E siccome la festa continua a tarda sera anche nel resto della cittò, per moversi veloci c’è Nivea che mette a disposizione dei taxi che in realtà sono veloci scooter con autista. Per festeggiare i 100 anni del marchio.

    Sì, perché I Fuori Salone sono eventi trasversali, una vetrina davvero per tutti, dal caffè alo champagne, dal marchio di moda a quello, appunto di bellezza.

    E’ una festa, pardon la feria de Milàn: peccato non esserci.

Giusi Galimberti
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