18/12/2010
La Stazione spaziale internazionale, sulla quale è arrivato l'astronauta italiano Paolo Nespoli per una missione che si concluderà tra sei mesi.
In orbita a 400 chilometri dalla Terra, Paolo Nespoli e i suoi colleghi hanno iniziato a lavorare a bordo della Stazione spaziale internazionale. Per i prossimi sei mesi, sarà questa la sua nuova casa. Due giorni dopo il lancio da Baikonur, la Soyuz TMA-20 con a bordo l’astronauta italiano e i suoi compagni - l'americana Catherine Coleman e il russo Dimitri Kondratyev - ha attraccato al grande laboratorio, il cui volume interno è il doppio della fusoliera di un Boeing 747. Ad attenderli, Alexander Kaleri, Oleg Skipochka e Scott Kelly, che li hanno preceduti a ottobre e torneranno sulla Terra a marzo.
Milanese, 53 anni, ex paracadutista militare con anni di esperienza nelle forze speciali, ingegnere aerospaziale e pilota privato, Nespoli è un veterano dello spazio. Nel 2007, infatti, ha volato sullo Shuttle Discovery: 15 giorni in orbita, un'inezia in confronto ai sei mesi in assenza di peso che lo attendono a bordo del laboratorio internazionale. Sei mesi di duro lavoro. L'astronauta italiano, infatti, dovrà seguire ben 30 esperimenti scientifici nelle più diverse discipline: dalla fisica dei fluidi allo studio delle radiazioni e dei loro effetti sul corpo umano, dalle osservazioni astronomiche sul Sole alla biologia. E poi, test di nuove tecnologie, come quelle che permetteranno il monitoraggio globale del traffico delle navi.
Fra gli scopi della missione, in primo piano c’è la ricerca medica sugli effetti dell’assenza di peso sul cervello, sullo scheletro e sul cuore durante una lunga permanenza nello spazio. Una ricerca in vista di future missioni su Marte o su altri corpi celesti nella quale Nespoli sarà al tempo stesso scienziato e cavia da laboratorio.
La maggior parte degli esperimenti saranno condotti nel laboratorio Columbus dell'Agenzia Spaziale Europea, ma Nespoli svolgerà numerosi compiti anche per conto della Nasa e degli enti spaziali canadese e giapponese. Ad esempio, dovrà guidare all’attracco con la space station la navicella nipponica priva di equipaggio Htv, oltre alla sua omologa europea ATV-2 Kepler. Ad aprile Nespoli riceverà la visita in orbita di un altro italiano, Roberto Vittori, che giungerà (la terza volta per lui) con la navetta americana Endeavour. L’ultima missione di uno Space Shuttle.
Giancarlo Riolfo