30/12/2011
Lo Stratolaunch, l’aereo più grande mai concepito. Avrà un’ala di 116 metri d'apertura, quasi il doppio del Boeing 747 Jumbo Jet, due fusoliere e sei motori.
Dall’ultimo volo di uno Space Shuttle alla consegna alla compagnia giapponese All Nippon Airways del primo Boeing 787 Dreamliner, il rivoluzionario aereo di linea tutto (o quasi) in carbonio, il 2011 ha segnato una svolta per il settore aerospaziale. Ma altre novità sono dietro l’angolo, e il nuovo anno si preannuncia cruciale per l’avvenire di diversi progetti. A cominciare dall’appena annunciato Stratolaunch: l’aereo più grande mai concepito, che avrà un’ala di 116 metri d'apertura, quasi il doppio del Boeing 747 Jumbo Jet, due fusoliere e sei motori.
Non servirà a trasportare passeggeri o merci, ma sarà una rampa di lancio dalla quale partiranno gli astronauti per raggiungere l’orbita terrestre.
Dietro al progetto ci sono due imprenditori di successo, accumunati dalla passione per l’innovazione: il primo, Paul Allen, è stato il fondatore insieme a Bill Gates della Microsoft. E il finanziatore dello SpaceShipOne: l’aerorazzo che nel 2004 portò per tre volte un uomo in un breve volo suborbitale oltre il confine dello spazio. Prima astronave ideata e realizzata da un’azienda privata; l’altro è Burt Rutan, ingegnere aerospaziale geniale e anticonformista che dello SpaceShipOne è stato il progettista. Dalla sua matita sono nati aerei di ogni tipo, tutti caratterizzati da soluzioni non convenzionali e dalla costruzione in materiali plastici compositi.
Il razzo vettore Falcon 9 della SpaceX.
Alcuni di questi velivoli sono entrati nella storia, come per esempio il
Voyager, primo aereo a compiere il giro del mondo senza scalo e senza
rifornimento in volo.
Ispirandosi al White Knight, l’aereo-madre dello SpaceShipOne, Burt
Rutan ha concepito un velivolo dalle dimensioni gigantesche che potrà
portare in volo e lanciare il razzo vettore Falcon 9 della SpaceX.
Azienda, questa, creata da un altro visionario di successo: Elon Musk,
l’ideatore di PayPal, il sistema che assicura pagamenti sicuri online
agli utenti di Internet. Appassionato di volo spaziale, Musk è entrato
in competizione con le grandi industrie aerospaziali riuscendo un anno
fa a mandare in orbita e riportare sulla terra una navicella, chiamata
Dragon, progettata e costruita dalla SpaceX al pari del suo lanciatore,
il Falcon 9.
DragonLab, che in futuro potrà ospitare anche sette astronauti.
Questo sistema sarà utilizzato dalla Nasa a partire dai prossimi mesi
per portare materiali e provviste sulla Stazione Spaziale Internazionale
e in futuro Dragon potrà ospitare anche sette astronauti. Un potenziale
concorrente, quindi, della capsula Orion, concepita inizialmente dalla
Nasa per riportare l’uomo sulla Luna, poi “congelata” due anni fa
insieme con il programma lunare americano, e il cui sviluppo è ora
ripreso a tappe forzate dopo l’uscita di scena dello Shuttle.
Grazie all’aereo-madre di Stratolaunch, la combinazione Falcon 9-Dragon
vedrà aumentate le sue potenzialità. Lanciato da circa dieci chilometri
d’altezza anziché da terra, il razzo - lungo quasi 40 metri e pesante
225 tonnellate - potrà portare un carico utile maggiore. Inoltre, le
missioni potrebbero partire teoricamente da qualsiasi punto del pianeta,
offrendo una notevole flessibilità d’impiego e permettendo di aggirare
le cattive condizioni meteorologiche, oggi una delle cause più frequenti
dei rinvii.
Il Fly Vega, progettato dall'azienda italiana Avio.
In attesa di questo nuovo sistema di lancio, a rendere lo spazio più
vicino e accessibile ci penserà un piccolo vettore ideato e costruito in
Italia: il Vega. Progettato dall’Avio - l’azienda che realizza i motori
del grande razzo Ariane 5 - e sostenuto dall’Agenzia Spaziale Italiana,
il Vega è stato “adottato” dall’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea, per
portare in orbita piccoli satelliti a un costo contenuto. Il primo
lancio di collaudo dalla base di Kourou, nella Guyana Francese, è ormai
imminente. Vi terremo informati.
Giancarlo Riolfo