30/09/2011
Acquarius ha dato i primi
responsi ma non si tratta di oroscopo.
è un satellite attraverso il quale
gli scienziati della Nasa e dell'Agenzia spaziale argentina intendono mappare
la salinità degli oceani. La missione è utile soprattutto per capire meglio le
correnti oceaniche, il ciclo dell'acqua e gli eventuali collegamenti con i
cambiamenti climatici.
Le aree che risultano
avere una concentrazione di sale superiore ai 35 grammi per chilo d'acqua sono quelle dell'Atlantico, del
Mediterraneo più interno, della fasce subtropicali e quelle su cui si affaccia
il versante occidentale dell'India. Più dolci, invece, le acque all'altezza
dell'Equatore, il Pacifico settentrionale, il Mar Caspio, il golfo del Bengala
e quelle vicine al circolo polare artico.
In molti casi il tasso di
salinità sembra essere collegato alle specifiche caratteristiche territoriali: là dove ci sono le foci di grandi fiumi come il Rio
delle Amazzoni o il Gange, o dove piove frequentemente e in modo abbondante, o
dove ci sono fenomeni di forte evaporazione o in prossimità di ghiacciai in via
di scioglimento le condizioni cambiano in modo consistente. I rilevamenti si
concluderanno tra tre anni.
Leonardo Volta