02/08/2011
Dopo la discussa epidemia causata da H1N1, gli scienziati hanno cercato di sperimentare metodi alternativi per contenere le infezioni provocate dai virus influenzali. È hanno individuato un anticorpo che colpisce l'emoagglutinina (Ha), una proteina presente in entrambi i gruppi dei virus influenzali (I e II). La molecola, scoperta dai ricercatori dell'Istituto di ricerca in biomedicina (Irb) di Bellinzona, potrebbe avere importanti risvolti nelle terapie di immunizzazione passiva.
L'anticorpo contro tutti i virus influenzali - il primo mai ritrovato finora – trova il bersaglio all’interno dell’emoagglutinina. La proteina ha una singolare forma a fungo e il gambo è più debole del cappell e può essere colpito a morte. I primi super-anticorpi potrebbero essere pronti tra pochi anni.
Antonio Lanzavecchia, immunologo e direttore dell'Irb speiga come si è arrivati alla scoperta: «Abbiamo studiato le risposte immunitarie di 104 mila campioni provenienti da otto donatori, individuando la cellula che produce un anticorpo che neutralizza tutti i gruppi virali. è stato un colpo di scena, prima d'oggi si pensava che una possibilità del genere non esistesse».
La scoperta potrebbe anche rivelarsi utile per produrre un vaccino contro tutti virus influenzali, ma ci vorrà molto tempo. Nel frattempo l’anticorpo potrà già essere impiegato per curare pazienti con forme gravi di influenza o per prevenire le infezioni. Perché l’anticorpo farà sicuramente effetto, mentre oggi il 30 per cento delle persone vaccinate contro l’influenza non rispondono al vaccino, soprattutto gli anziani e altre categorie a rischio.
Leonardo Volta