18/11/2011
Caccia, cambiamenti cimatici e altri fattori, da soli o
combinati: per decenni gli scienziati hanno supposto che l'estinzione dei
grandi mammiferi alla fine dell'ultima Era fosse dovuta a queste cause. Una
nuova analisi, oggi, suggerisce che diverse specie abbiano "ceduto"
in modi diversi e che non c'è apparentemente una spiegazione unica per lo loro
estinzione.
Eske Willerslev, biologo evoluzionista dell'università di
Copenaghen, insieme con i suoi colleghi ha
analizzato nei dettagli la vita delle popolazioni di sei diverse specie, 3
delle quali sono poi sopravvissute, e 3, invece, si sono estinte. I ricercatori
hanno utilizzato i dati climatici per calcolare il numero di esemplari e le
condizioni dell'habitat di appartenenza di ciascuna specie, e quelli
archeologici per stimare in quali aree c'è stato un contatto tra gli essere
umani e tali animali. Infine, hanno valutato la diversità genetica di ciascuna
specie, analizzando i campioni prelevati dai fossili.
Bene, le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori e che sono
state pubblicate su Nature sono
sorprendenti: "Le estinzioni sarebbero state frutto del caso". Ogni
specie ha reagito diversamente alle pressioni ambientali esterne. Ogni specie,
infatti, aveva sperimentato simili, se non più grandi, fluttuazioni climatiche
durante le ere glaciali precedenti. La domanda dunque ora è: "Perché,
in questo caso, si sono estinti?". Manca ancora la risposta.
Leonardo Volta