09/06/2011
Con buone probabilità è stato un repentino abbassamento delle temperature, ancora prima che iniziasse la Piccola era glaciale, a mettere la parola fine alla sopravvivenza delle popolazioni nordiche. I ricercatori della Brown Univeristy, negli Stati Uniti, hanno pubblicato sulla rivista scientifica Pnas uno studio che indica il clima come principale responsabile della scomparsa dei Vichinghi nella Groenlandia intorno al 1100 d.C. L'analisi è partita dal prelievo di alcuni campioni del sedimento di due laghi nei pressi di Kangerlussuah, piccolo villaggio nell'area sud occidentale dell'isola, là dove vissero le popolazioni dei Vichinghi, e, ancora prima, dei Saqqaq e dei Dorset: i dati climatici estrapolati fanno riferimento a un periodo complessivo di 5.600 anni e i campioni hanno rivelato che nel XII secolo le temperature di quella regione si abbassarono nell'arco di 80 anni di circa quattro gradi della scala Celsius: non tantissimi, ma evidentemente sufficienti a costringere quegli antichi abitanti, prevalentemente solitari, a confrontarsi con una drastica riduzione dei già rari campi coltivabili e, attraverso un effetto domino, con la diminuzione dei capi di bestiame e il congelamento dei mari per periodi più lunghi di quanto fossero abituati.
Leonardo Volta