24/06/2011
"Scienziati di tutta Italia, unitevi!" è il titolo della mostra virtuale che raccoglie, direttamente sul web, i documenti di tutti i congressi scientifici tenutisi tra il 1839 e il 1875. Proprio in quegli anni il lavoro di fisici, matematici, geologi e medici era specchio della vita politica di un Paese: la prima volta che gli scienziati italiani si riunirono fu a Pisa, 421 i partecipanti. Elemento distintivo di quelle prime "conventions", il lavoro di confronto sul linguaggio tra i diversi scienziati in modo da trovare un codice comune per intendersi e capirsi. Il tutto in una logica di servizio: quale modello istruttivo adottare, come favorire lo sviluppo economico, quali tecniche approfondire per sostenere l'agricoltura. Tra i traguardi raggiunti nel periodo postunitario, l'adozione generalizzata del sistema metrico decimale, l'uniformità delle statistiche in campo sanitario, l'elaborazione di una carta geologica italiana e la creazione di un erbario.
Marco Beretta, direttore del museo Galileo di Firenze, spiega che «inizialmente i delegati chiamati a partecipare erano i membri delle accademie scientifiche, i professori universitari di scienza e medicina, i direttori di centri studi, gli alti ufficiali del Genio militare, i direttori delle miniere, degli orti botanici, e i prefetti dei musei naturalistici. A questa comunità si aggiunsero ben presto , non senza polemiche, dilettanti aristocratici e possidenti e, a partire dagli ultimi congressi, archeologi, storici e filosofi. Il progressivo allargarsi della platea dei partecipanti costituisce un segnale del successo riscosso dai congressi».
Leonardo Volta