16/06/2011
Come facesse il ragno palombaro a sopravvivere così a lungo, praticamente tutta la sua vita, sott'acqua era ancora piuttosto un mistero. A svelarlo ci hanno pensato i ricercatori Roger Seymour dell'Università di Adelaide e Stefan Hetz della Humbolt University di Berlino che hanno studiato da vicino i comportamenti di questo esemplare. Lo studio, pubblicato sul Journal of Experimental Biology, è stato fatto su alcuni esemplari, sempre più rari, raccolti nel fiume tedesco Eider: intanto, in laboratorio, sono state ricostruite le medesime condizioni ambientali che il ragno palombaro incontra solitamente in natura. Qui, grazie a uno speciale sensore, gli studiosi hanno capito che l'argyroneta aquatica, questo il nome tecnico di questo aracnide, utilizza una campana di seta che funge, in tutto e per tutto, le stesse funzioni di una tradizionale bombola di ossigeno utilizzata dai sub per le immersioni. Questo materiale risulta essere un ottimo filtro che si sgonfia solo dopo un giorno intero quando il ragno palombaro deve fare una breve capatina in superficie per assicurarsi una nuova dose di ossigeno.
Leonardo Volta