28/12/2011
I piccioni avrebbero uno sviluppato senso della misura. È
questa la scoperta annunciata dai ricercatori dell'università neozelandese
di Otago in un articolo pubblicato su Science.
Fondamenti matematici basilari, dunque, che finora si credeva appartenessero,
nel mondo animale, quasi esclusivamente a primati e scimmie. I piccioni, che
sono di casa in molte città del mondo, riuscirebbero infatti a mettere in ordine
immagini differenti in base al numero di elementi che queste contengono. Non si
può dire che sappiano veramente contare ma di sicuro hanno un innato senso
delle regole numeriche astratte.
Questo l'esperimento: i piccioni sono stati addestrati a riconoscere
stimoli differenti mostrando loro 35 set da tre immagini di diversa forma,
colore e dimensioni: una raffigurava un
solo elemento, una due e l'ultima tre. Alla fine dell'allenamento graduale, i
piccioni dovevano essere in grado di ordinare coppie di immagini con foto
contenenti da 1 a 9 elementi: tanto più aumentava la differenza numerica di
elementi tanto più veloce e accurato era la loro capacità di ordinare.
Secondo i ricercatori: «Ci sono
due possibili spiegazioni per la corrispondenza tra le prestazioni dei primati
e dei piccioni. Una è che questa sia un esempio di evoluzione convergente, ovvero
che primati e uccelli abbiano acquisito una competenza simile, ma in maniera
indipendente. L’altra è che
la presenza di questo tratto evolutivo omologo sia dovuta a un possibile
antenato comune. Ancora non sappiamo quale sia la realtà, ma di sicuro possiamo
sempre meno attribuire caratteristiche uniche agli scimpanzé e alle scimmie: almeno per quanto riguarda le
competenze numeriche, uccelli e primati sono assolutamente al pari».
Leonardo Volta