28/09/2011
La denuncia arriva da Paul
Paquet, ricercatore della Raincoast Conservation Foundation, che attraverso le
pagine del Guardian ha lanciato un allarme: per preservare i caribù, una specie
di renne in via di estinzione, il Governo canadese avrebbe in mente di
abbattere i suoi predatori più accaniti, i lupi grigi. Quello che le autorità
non dicono, sempre secondo Paquet, sarebbe che in realtà questa operazione
garantisce la prosecuzione delle attività industriali intraprese nella regione
dell'Alberta del nord. Realizzare aree protette, invece, ha costi che
l'Environment Canada reputa proibitivi. Secondo alcune stime, verrebbero
uccisi cento lupi ogni quattro caribù da salvare.
L'abbattimento programmato e
intensivo di alcune specie è in realtà pratica piuttosto abituale in grandi
aree protette: alcuni ecosistemi sono stati risparmiati grazie a questo
approccio un po' violento. I biologi però sottolineano che in questo caso
specifico la principale causa di estinzione delle renne è costituita dalla
progressiva distruzione delle foreste boreali: dalle sabbie bituminose, infatti, si produce una sostanza con le
stesse caratteristiche del petrolio. “Dunque - spiega Paul Paquet - i caribù
stanno scivolando da tempo verso l’estinzione; e non per quello che fanno i
lupi o gli altri predatori, ma per ciò che l’essere umano ha già fatto”.
C'è infatti un nesso
inscindibile tra la degradazione dell'habitat e gli equilibri che si instaurano
tra prede e predatori. I caribù, per
mancanza di cibo e spazio, infatti, tendono a concentrarsi in aree molto
limitate diventando, di fatto, vittime designate di branchi di lupi affamati.
Leonardo Volta