16/05/2011
Lancio perfetto per la navetta Endeavour. Alle 14,56 ora italiana, si è sollevata dalla rampa 39A del Kennedy Space Center iniziando la sua missione di 16 giorni nello spazio. A bordo dello Shuttle sei astronauti, fra i quali il nostro Roberto Vittori, per la terza volta in orbita. Tra due giorni, raggiunta la stazione spaziale internazionale, incontrerà un altro italiano: Paolo Nespoli, nello spazio da più di cinque mesi e in attesa di tornare sulla Terra alla fine di maggio.
La missione di Endeavour, la numero 134 nella storia dello Space Shuttle, è la penultima di una navetta americana prima della definitiva uscita di scena (il volo d'addio, affidato ad Atlantis, sarà all'inizio dell'estate). Con Vittori, il comandante Mark Kelly, il co-pilota Gregory Johnson, gli specialisti Michael Fincke, Greg Chamitoff e Andrew Feustel.
L'equipaggio della missione Endeavour mentre si avvia a raggiungere lo Shuttle durante una esercitazione
Una nota di cronaca: Kelly, 47 anni, pilota della marina americana, veterano dello spazio con tre missioni alle spalle, è il marito di Gabrielle Giffords, la deputata democratica dell'Arizona gravemente ferita alla testa lo scorso gennaio da un colpo di pistola esploso da un giovane squilibrato. Nella sparatoria, avvenuta a Tucson durante un comizio, rimasero uccise sei persone. Dopo l'attentato Kelly aveva interrotto la preparazione al volo per stare al capezzale della moglie, che sta affrontando ora un lungo percorso di riabilitazione, ma ha potuto riprendere in tempo l'addestramento.
L'Alpha Magnetic Spectrometer nella stiva dello Shuttle. È un gigantesco strumento costruito in Europa e pesante quasi sette tonnellate: collegato alla Stazione Spaziale Internazionale, potrà registrare i raggi cosmici.
Oltre ai sei uomini, Endeavour porterà nello spazio un carico prezioso: l'Alpha Magnetic Spectrometer (AMS), un gigantesco strumento costruito in Europa e pesante quasi sette tonnellate. Collegato alla Stazione Spaziale Internazionale, potrà registrare i raggi cosmici ad alta energia, rendendo “visibile” un'immagine ancora sconosciuta dell'universo. Dalle osservazioni dell'AMS gli scienziati si attendono un balzo nel progresso della conoscenza simile a quello ottenuto con il telescopio orbitale Hubble. Non è poco. Nel mirino degli studiosi sono
due grandi misteri della creazione: l'antimateria e la materia oscura.
Secondo la teoria, il big bang avrebbe dovuto produrre una eguale
quantità di particelle di materia e di antimateria. Di fatto
nell'universo l'antimateria è rarissima, come se fosse scomparsa.
Volatilizzata.
L'Alpha Magnetic Spectrometer in laboratorio.
Altro mistero, quello della materia oscura. Dai calcoli degli astrofisici risulta che la massa dell'universo dovrebbe essere di gran lunga superiore a quella della somma di tutti i corpi celesti che lo compongono. Più del 90 per cento del cosmo sarebbe fatto di materia “oscura”, che sfugge alle nostre osservazioni. La spiegazione di questi misteri è il Sacro Graal della moderna cosmologia. Controllato direttamente dagli scienziati a Terra, l’Alpha Magnetic
Spectrometer resterà attaccato per anni alla Stazione Spaziale
Internazionale. I suoi grandi magneti e i suoi sensori registreranno le
tracce delle particelle cosmiche. Sarà come un occhio speciale, capace
cogliere una luce invisibile e di fornire un’immagine inedita
dell’universo. Utile, si spera, a chiarire gli enigmi.
Nato a Viterbo, 46 anni, sposato e con tre figli, Roberto Vittori sarà il primo astronauta italiano a volare per tre volte nello spazio. La prima fu nel 2002, a bordo di una navicella russa Soyuz. La seconda nel 2005, ancora con una Soyuz. Ora utilizzerà la Space Shuttle. Sarà anche l’unico europeo a essere stato per tre volte sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Colonnello dell’Aeronautica Militare, 2500 ore di volo su 40 tipi diversi di aerei, fra i quali l’F104, il Tornado, l’F18, il Mirage 2000 e l’Eurofighter Typhoon, Vittori è diventato pilota collaudatore presso la prestigiosa Flight Test School della Marina americana a Patuxent River, nel Maryland. Nel suo curriculum figurano anche un master in scienza aeronautica e uno in fisica. E’ stato selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Europea nel 1998.
Vittori si sta preparando alla missione STS-134 dal dicembre 2008.
Giancarlo Riolfo