Usa, armi in una casa su due

Le stragi non frenano l'amore degli americani per le armi. E una ricerca dimostra che...

21/08/2012
Un negozio di armi in Colorado (foto Reuters).
Un negozio di armi in Colorado (foto Reuters).

Non c’è strage nel cinema (Denver) o nel tempio sikh (Milwaukee) che tenga, l’attaccamento degli americani alle armi da fuoco resiste a tutto. Lo dimostra l’ultimo studio in proposito, svolto dal Public Religion Research Institute di Washington. Armi da fuoco sono presenti nel 42% delle famiglie Usa e il 68% degli americani giudica il diritto costituzionale a possedere e portare armi importante tanto quanto le norme che garantiscono la libertà di stampa e la libertà di parola. Più inclini a possedere armi sono i bianchi (il 51% ne dispone), molto meno i non bianchi (23%).

Ma come il nome dimostra, l’Istituto di Washington si occupa con particolare attenzione dei fenomeni legati alla religiosità. Dalla sua ricerca quindi scopriamo che il 54% dei protestanti e il 58% dei protestanti evangelici possiede armi, contro “solo” il 32% dei cattolici. Allo stesso modo, solo il 35% degli evangelici e il 42% dei protestanti sarebbero favorevoli a leggi più severe per regolamentare l’acquisto di armi, mentre il 62% dei cattolici sarebbe disponibile a votarle.

Più prevedibili le reazioni degli americani se analizzate secondo le divisioni politiche. Il 72% dei cittadini che simpatizzano per il Partito democratico vorrebbero leggi e regole più severe; contrario invece il 65% dei Repubblicani e addirittura il 78% di coloro che si schierano con il Tea Party (il movimento che alle elezioni di quattro anni fa appoggiò Sarah Palin e oggi appoggia Paul Ryan, scelto da Mitt Romney come proprio vice).

Una larga maggioranza di americani sembra invece concordare su tre limiti: vietare le armi nelle chiese e nei luoghi di culto in genere (76%), negli edifici e uffici governativi (73%) e nei campus universitari (77%). Anche qui, però, con qualche non banale differenza secondo l’inclinazione religiosa: il 27% dei protestanti e il 32% degli evangelici sarebbe per lasciare libero il porto d’armi anche nei luoghi di culto.

Ma il dato più strabiliante arriva da un altro settore dell’indagine. Il Public Religion Research Institute ha provato anche a chiedere quali provvedimenti si potrebbero prendere per evitare altre stragi come quella di Denver o quella di Milwaukee. Tra le tante risposte (il 27% degli interpellati ha chiesto maggiori controlli sul commercio di armi, il 22% un più attento screening della salute mentale da parte delle strutture sanitarie…), c’è stata anche questa: rendere più facile l’acquisto di armi da parte dei privati cittadini. Ha risposto così l’11% degli interpellati. E non è uno scherzo.  

Fulvio Scaglione
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