28/10/2011
Pesce e spinaci, ottimi per l'udito.
Se vi capita di dovervi fare ripetere ciò che vi stanno dicendo, avete una buona probabilità d’essere carenti di acido folico e Omega 3. La conclusione e’ stata tratta da un oftalmologo dell’Università di Sidney in Australia, il dottor Bamini Gopinath, che ha condotto la sua ricerca su un campione di 3.000 persone ed ha pubblicato gli esiti sulla rivista specializzata americana Journal of Nutrition.
L’ autore della ricerca spiega che un basso livello di acido folico ( che si trova negli spinaci, asparagi, legumi, insalata, agrumi, cereali integrali, banane e melone) è associato con l’aumento del 35% di possibilità di perdita dell’udito nelle persone con più di 50 anni. La carenza di acido folico, spiega il medico, fa aumentare il livello di omocisteina (fattore rischio per le malattie cardiache) che può limitare il flusso del sangue nella coclea, la parte anteriore del labirinto osseo che assomiglia a una lumaca. La coclea è la parte dell’orecchio dove l’energia del suono si trasforma in segnali elettrici che vanno al cervello.
Nella seconda parte della ricerca, condotta con le stesse persone, ai partecipanti cui sono state date due o più porzioni di pesce (Omega3) la settimana hanno registrato una perdita dell’udito inferiore a chi ha avuto pesce una sola volta. Fra i partecipanti che avevano già problemi di udito, coloro cui sono state date più di due porzioni di pesce hanno registrato un notevole rallentamento della perdita di udito.
Nella conclusione finale della ricerca il dottor Gopinath ha spiegato che le proprietà antinfiammatorie dell’Omega 3 contenute nel pesce abbassano notevolmente il fattore rischio vascolare, compresa l’ipertensione, che incide sull’udito per via della difficoltà di circolazione del sangue nella coclea.
Mariuccia Chiantaretto