Come difendersi dalla Merla

Il grande freddo è arrivato come vuole la tradizione. Ecco che cosa fare in casa e fuori casa, soprattutto per le persone a rischio

30/01/2012

Per i tre giorni della Merla (quelli che stiamo vivendo, secondo la leggenda i più rigidi dell’anno), sul nostro Paese è arrivata un’ondata d’aria fredda, proveniente dalla Francia, che ha raggiunto le regioni settentrionali, portando nevicate anche in pianura e un ulteriore abbassamento delle temperature a partire con valori minimi inferiori a -5° C.


ll freddo eccessivo rappresenta una minaccia soprattutto per la salute degli anziani, dei bambini molto piccoli, delle persone affette da malattie croniche. Anche le persone giovani in apparente benessere possono subire conseguenze sulla salute, a volte gravi, se esposte a valori di temperatura eccessivamente bassi. 

Un'ondata di freddo intenso può provocare:
1) patologie acute da freddo: geloni, congelamento, ipotermia, lesioni gravi o anche mortali; si verificano raramente, in particolare quando la temperatura è inferiore a –5°C e/o in presenza di venti gelidi
2) aggravamento di patologie croniche, specialmente cardiopatie e broncopatie croniche. Recenti studi evidenziano anche un sensibile effetto del freddo sulla riacutizzazione della sintomatologia nei soggetti affetti da alcune malattie reumatiche
3) aumento del rischio di incidenti domestici, anche mortali, causati dal cattivo funzionamento o la scarsa manutenzione di impianti di riscaldamento ed elettrici (es. intossicazioni da monossido di carbonio, folgorazioni).

Quando la temperatura esterna è sufficientemente bassa da indurre una diminuzione al disotto dei 37°C della temperatura interna, si verifica una vasocostrizione cutanea (riduzione della circolazione sanguigna sulla superficie cutanea e con diminuzione della dispersione di calore all'esterno) e accelerazione del ritmo cardiaco. Inoltre, in condizioni di freddo intenso, l'organismo aumenta anche la produzione di calore interno (termogenesi) attraverso l'incremento dell'attività muscolare scheletrica (brividi involontari o attività fisica volontaria) e l'aumento del metabolismo. Quindi un adeguato apporto alimentare aiuta a soddisfare le aumentate richieste metaboliche dell'organismo, orientate ad una maggiore produzione di calore. 

Ecco alcuni consigli fondamentali per non ammalarsi in questo periodo 

In casa
1) Regolare la temperatura degli ambienti interni su valori adeguati, evitando che l'aria diventi eccessivamente secca (specialmente se sono presenti persone affette da malattie respiratorie e asma), umidificandola con appositi contenitori d'acqua posti sui radiatori e aerare periodicamente gli ambienti.
2) Evitare dispersioni di calore mantenendo chiusi i locali inutilizzati e isolare porte e finestre 3)    Mantenersi in contatto con parenti o conoscenti anziani che vivono soli e verificare che dispongano di sufficienti riserve di alimenti e medicine.
4) Fare attenzione a non causare incidenti domestici. Quando fa freddo aumenta il rischio di incendi, intossicazioni acute da monossido di carbonio, infortuni elettrici.
5) Controllare lo stato dell'impianto di riscaldamento sia elettrico che a gas.
6) In caso di riscaldamento a combustione (stufe, caldaie, camini), verificare la manutenzione ed il corretto funzionamento degli apparecchi
7) Se in casa esiste un camino a legna, assicurarsi che la pulitura della canna fumaria sia stata effettuata correttamente ed aerare costantemente l'ambiente

Nella stagione invernale, in assenza di irraggiamento, con un abbigliamento idoneo e svolgendo un'attività sedentaria, si consigliano, per il microclima dell'abitazione, i seguenti valori ottimali: temperatura 19 ÷ 22°C, umidità relativa 40 ÷ 50%.

Fuori casa
1) In caso di temperature esterne eccessivamente basse è consigliabile uscire nelle ore meno fredde della giornata, evitando le prime ore del mattino o quelle serali. Le persone molto anziane o sofferenti di malattie cardiovascolari o respiratorie devono evitare di esporsi a temperature molto rigide e coprirsi molto bene per uscite all'aperto.
2) Segnalare ai servizi sociali eventuali situazioni di bisogno e la presenza di senza tetto;

Abbigliamento 
Vestirsi con indumenti adatti alle basse temperature esterne, sufficientemente caldi e indossare cappotto, guanti e cappello. Proteggersi dagli effetti del vento e del freddo coprendo il volto con sciarpe e usando protettori per le labbra e creme idratanti per le mani. Fare attenzione all'abbigliamento soprattutto quando si passa da un ambiente riscaldato ad uno freddo e viceversa 

Attività fisica 
Se le condizioni meteorologiche non sono proibitive, effettuare attività fisica con una certa regolarità. Camminare è senz'altro  l’ottimo, senza tuttavia sforzarsi eccessivamente.

In montagna 
Se sono previsti importanti invasioni di aria fredda, evitare di fare escursioni in alta quota, senza attrezzature e indumenti adatti. Ricordarsi che in montagna il tempo, specie al disopra dei 1500 mt., può cambiare in brevissimo tempo, anche nel giro di un'ora, con forti sbalzi delle temperatura che possono scendere, perfino di 15/20°C. 

Alimentazione
1) Assumere pasti e bevande caldi. Il consumo di adeguate quantità di liquidi e di cibi aiuta a soddisfare le aumentate richieste metaboliche, finalizzate alla produzione di maggiore calore interno
2) E' importante che l'alimentazione sia equilibrata. Bere almeno 2 litri di liquidi al giorno,preferire bevande calde;come té e tisane, o anche semplici spremute d'arancia
3) Assumere pasti a base di frutta e verdura che contengono vitamine e sali minerali, molto utili per difendersi dalle insidie del freddo. In generale sono consigliati tutti gli alimenti contenenti beta carotene ( precursore della vitamina A), in grado di stimolare le difese immunitarie e anche gli alimenti contenenti vitamina E.  I cibi che contengono carotenoidi sono: carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori, peperoni; mentre quelli contenenti la vitamina E sono: mandorle, nocciole, olio extravergine d'oliva.
4) Altri alimenti consigliati sono: la pasta con i legumi o la pasta con le verdure, che forniscono energia e fibre, ed il brodo caldo perché apporta liquidi e proteine digeribili; il latte ed il miele possono essere un ottimo rimedio contro il freddo tranne nel caso delle persone malate di diabete. Ricordarsi  di mangiare la carne ed il pesce, alimenti necessari per garantire il giusto apporto di proteine e indispensabili per l'organismo poichè forniscono calore ed energia. Evitare di bere bevande alcoliche e super alcolici, perché possono causare una eccessiva dispersione del calore prodotto dal corpo e favorire l'insorgere di ipotermia.

Neonati e freddo
Uscire lo stesso con i bambini nelle ore centrali della giornata, è importante per fargli respirare aria pulita, stimolarli con la luce del giorno e sollecitarne l'attenzione con gli impulsi che offre l'ambiente esterno. In casa la temperatura ideale è attorno ai 20°C , con un buon grado di umidità. L'alto numero di malattie che si registra nei mesi più freddi dell'anno non è dovuto alle basse temperature, ma al fatto che i bambini, a causa delle cattive condizioni metereologiche, stanno tanto in ambienti chiusi dove respirano aria "già respirata da altri", ovvero riciclata ed eventualmente contaminata da virus e batteri. Inoltre negli ambienti chiusi le distanze tra le persone sono minori e quindi si trasmettono con più facilità le goccioline di saliva anch'esse ricche di agenti infettivi. È bene ricordare che in casa, anche in inverno, bisogna arieggiare le stanze proprio per cambiare aria e umidificare l'ambiente perché il riscaldamento tende a seccare l'aria e questo può danneggiare l'apparato respiratorio. Come rendere l'aria di casa più umida? Semplice, basta appoggiare due asciugamani di spugna bagnati sopra il radiatore e sostituirli quando sono asciutti. Oppure potete usare i vaporizzatori elettrici. 

Freddo e anziani
In caso di freddo intenso: per prima cosa fare o farsi  fare delle scorte alimentari (bibite comprese) e assicuratevi di avere una quantità sufficiente di medicinali. Inoltre:
1) scaldate gli alloggi in modo che la temperatura non scenda sotto i 19°C
2) mangiare abbondantemente
3) quando si esce indossate abiti più caldi e calzate scarpe impermeabili e antisdruciolo
4) indossate sempre un copricapo, dei guanti e una sciarpa

Freddo e soggetti cardiopatici
I cardiopatici e chi presenta fattori di rischio cardiovascolare appartengono a una delle categorie più esposte. Pertanto dovranno:
1) evitare sforzi eccessivi all’aria aperta (correre, spalare la neve, ecc.).  
2) in caso si debba intraprendere un lungo viaggio in automobile, portare con sé alimenti e acqua a sufficienza, coperte, un cambio d’abiti caldi e i medicinali prescritti.

Freddo e pazienti affetti da insufficienza respiratoria
Il freddo intenso, a partire da -5°C, può provocare broncospasmi e comportare uno scompenso respiratorio acuto in pazienti asmatici. Il peggioramento dei sintomi (aggravamento della dispnea abituale, aumento delle espettorazione, aumento della febbre) in pazienti con insufficienza respiratoria cronica ostruttiva e insufficienza respiratoria cronica può anche comportare uno scompenso respiratorio acuto. Un’attenzione particolare spetta ai pazienti asmatici la cui crisi si scatena in seguito ad attività fisica, al freddo o a pazienti con asma instabile. Si consiglia di verificare il loro flusso espiratorio di punta e, se necessario, modificare il trattamento.

Stefania Marchisio
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