Hai preso l'influenza? Colpa del pc

Uno studio inglese dimostra che i due terzi delle tastiere sono contaminate. Il rimedio principale: lavarsi spesso le mani

12/10/2011

Influenza e raffreddore si trasmettono anche attraverso i pc. Le scrivanie degli uffici sono un vero ricettacolo di germi. Poco puliti anche i telefoni, ma soprattutto le tastiere. L’allarme arriva da uno studio condotto in centinaia di uffici in Gran Bretagna dove quasi i 2/3 delle tastiere dei computer sono risultati contaminati da germi e muffe. Le professioni più a rischio di malattie sono avvocati, contabili e informatici. Il pericolo è davvero reale e limitato solo ai mesi invernali?

Secondo Michele Lagioia, direttore medico di presidio di Humanitas e specialista in Igiene e Medicina Preventiva: «La notizia è assolutamente vera. Sono due le vie di contagio dei virus di influenza e raffreddore (oltre che di altri microrganismi). Una è quella aerea, attraverso le goccioline di saliva, che hanno una carica virale alta e si trasmettono se si respira o se si parla vicino a qualcuno portatore del virus. La seconda, altrettanto realistica e testata scientificamente, è per contatto. Queste goccioline si depositano sulle superfici e contaminano le mani. Non si trasmettono, quindi, attraverso gli oggetti su cui si posano, ma proprio tramite le mani che li toccano e vengono poi portate al viso determinando un reale rischio di contagio. E’ un movimento che mettiamo in atto moltissime volte ogni giorno». 

Che cosa si può fare? «Lavarsi spesso le mani. Non è un’abitudine così diffusa o, almeno, non lo è nella misura corretta. Ce ne ricordiamo e la mettiamo in atto quando c’è una campagna mediatica che lancia l’allarme. Si pensi al rischio di pandemia del 2009 del virus influenzale AH1N1. Ci fu una grande paura seguita da un modesto impatto sulla salute mondiale. Perché nei Paesi più avanzati, si è seguita la buona pratica di lavarsi le mani più spesso. Sono addirittura andate a ruba le confezioni di antibatterici e antisetticidi in gel da utilizzare in mancanza di acqua». 

Quante volte lavarsi le mani? «Faccio un esempio. Per prevenire le infezioni all’interno degli ospedali, la media consigliata a un infermiere che lavora 8 ore è di 15 volte, che corrispondono, quindi quasi a 15-20 minuti al giorno. Questo è l’ideale in ambiente sanitario. Ma nella vita comune si può considerare un margine inferiore. E’ un gesto da svolgere ogni volta che si è entrati a contatto con superfici a rischio perché toccate da più mani, quindi ogni volta che si utilizzano le maniglie dei tram o quelle del carrello della spesa o la tastiera del pc di un altro e via dicendo. Non è necessario arrivare all’ossessione, ma utilizzare il buon senso. Un altro consiglio per prevenire la diffusione dei virus è quello, nei mesi invernali, di preferire le videoconferenze rispetto alle lunghe riunioni con più persone in una stessa stanza, magari angusta, e di arieggiare spesso i locali».

Michele Rosati
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