Il piatto unico per una dieta bilanciata

Come mangiare sano con una soluzione equilibrata soprattutto per il pranzo

20/07/2011

Il piatto unico è molto in voga di questi tempi, specie per il pranzo di mezzogiorno. Ma quali sono le qualità? Quali sono i migliori? Come utilizzarli per seguire un adeguato percorso nutrizionale e non mettere a rischio la linea? Secondo i  dietisti del Gavazzeni di Bergamo: «Il piatto unico  associa in un’unica portata diversi principi nutritivi: carboidrati (che in genere derivano dai cereali tipo pasta, riso, polenta o farro), proteine (dalla carne, dal pesce o dai legumi), grassi (dall’olio), fibre e vitamine (dalle verdure e/o dai legumi). Per questo rappresenta un pasto completo”. Gli esempi nella nostra tradizione culinaria sono infiniti, dalla polenta con la carne o il formaggio, alle zuppe di cereali e riso, alle zuppe di pesce, ai risotti con i legumi o con i frutti di mare, alla pasta al ragù, fino ad arrivare alla pizza.  

Controllare le porzioni

Il piatto unico non influisce negativamente sulla linea se si seguono alcuni accorgimenti: «Limitare quelli più ricchi di grassi (polenta con il formaggio o con il brasato o la pizza...) da consdumare 1-2 volte a settimana al massimo. E attenzione alle alle porzioni. Va bene mangiare un piatto di circa 70-80 grammi di pasta condita con circa 50-60 grammi di pesce, ma se si aumentano le dosi sia dei cereali sia del condimento le calorie crescono a dismisura. E, poi, il piatto unico deve restare tale. Altrimenti, l’apporto di calorie tocca veramente le stelle».  

Insalatone, piatti misti e pizza
E le insalatone o i “piattini misti”? «L’idea di base è corretta, possono apportare carboidrati, proteine, grassi e verdure in modo proporzionato. Bisogna però ancora una volta fare attenzione alle quantità e soprattutto agli abbinamenti. è sbagliato mescolare formaggio, prosciutto e tonno in scatola perché l’apporto di grassi e calorie diventa esagerato. Meglio un solo ingrediente “proteico”, come la mozzarella, il tonno, o i gamberetti, condendo il tutto con poco olio. Tra i “piattini” vanno bene prosciutto o bresaola o mozzarella e verdure, ma non insaccati e formaggio o cotoletta fritta con verdure. Per la pizza: sì alla margherita o alle verdure, meglio evitare prosciutto, salame e salsiccia.  

La dieta dissociata

Chi prevede di mangiare pasta o riso con verdure a mezzogiorno e carne, pesce, uova o formaggio con verdure la sera fa bene? «Così si salva con più facilità la linea. La dissocazione degli alimenti ha effetto modesto, ma in genere si finisce per mangiare di meno. Inoltre mangiare un piatto di pasta con della verdura a pranzo è decisamente più salutare del solito panino».

Michela Giganti
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