18/01/2012
Nel 2010 gli italiani
fumatori hanno comprato in media un pacchetto in meno al mese e per la prima
volta dal 1997 le vendite sono scese sotto la soglia dei 90 milioni di chili.
Ma c'è un’ombra: sono triplicate le vendite del tabacco trinciato, che attrae
soprattutto i giovani per il prezzo più basso che, ora, verrà alzato dal
Ministero. Intanto, uno studio dell'Harvard's Center For Global Tobacco Control
e dell'Università del Massachusetts di Boston, mette in guardia sull'efficacia
di cerotti, spray e gomme antifumo alla nicotina. Non funzionano, un terzo
degli ex-tabagisti ha subito una ricaduta e in certi casi possono addirittura
esacerbare il vizio tra i fumatori più incalliti. Ma è davvero così? E quali
sono i rimedi efficaci?
Licia Siracusano, referente per il Centro Antifumo di Humanitas
Cancer Center spiega:
«Partiamo da
un presupposto: cerotti, spray e vari rimedi antifumo alla nicotina non sono
gli unici e nemmeno i più importanti strumenti per dire stop al fumo. Il
tabagismo è una malattia multifattoriale, determinata da una dipendenza fisica
e psicologica. Solo l'insieme di assistenza psicologica e supporto
farmacologico possono aiutare una persona a smettere di fumare e a non
ricadere. Inoltre, la ricaduta (cioè ricominciare a fumare) rientra nella
storia naturale della malattia, è prevedibile e come tale può essere
affrontata. Questo significa che il ‘fai da te' porta a ben pochi risultati,
mentre medico e psicologo possono impostare una terapia farmacologica (che
aiuti a controllare le crisi di astinenza) e un supporto psicologico (che aiuti
a modificare il proprio stile di vita, per controllare la dipendenza
psicologica da nicotina)».
Qual è l’importanza dei
farmaci?
«Il farmaco è di aiuto solo per controllare la dipendenza
fisica, cioè le crisi di astinenza che si verificano soprattutto la prima settimana
in cui non si fuma. Ma occorre un supporto psicologico e il desiderio di farsi
aiutare. Di recente, inoltre, in televisione viene trasmessa la pubblicità di
un nuovo chewing-gum che contiene nicotina e che ‘ti fa smettere di fumare'. Ma
cosa vuol dire? Sembra troppo semplice, quando, in realtà, dire stop al fumo è
difficile. Auguriamoci, invece, che vengano pubblicizzati altri prodotti che
aiutano a smettere di fumare. Al momento il farmaco più importante è la
vareniclina, un rimedio che blocca i recettori della nicotina e toglie
progressivamente il gusto di fumare, fino alla sospensione nel giro di due
settimane (ma la terapia in totale dura almeno 12 settimane). Anche questo
farmaco, però, non può essere assunto senza controllo di un medico e senza assistenza
psicologica. Bisogna imparare a pensare al tabagismo come a una malattia da
affrontare nei Centri Antifumo con l'aiuto del medico per un supporto
farmacologico e psicologico adeguato".
Michele Rosati