Occhio...al sole!

In estate tutti si preoccupano (giustamente) dei danni dei raggi sulla pelle. Ma alla nostra vista chi ci pensa?

06/07/2011

E’ accertato che uno dei fattori di criticità che maggiormente impatta sul benessere degli occhi è l’esposizione ai raggi Uva e Uvb. Diversamente dalla pelle, gli occhi non sviluppano tolleranza ai raggi UVA e UVB, ma diventano più sensibili a ogni esposizione. L’indice UV indica l’intensità della radiazione ultravioletta solare che giunge sulla terra. Viene adottato a livello internazionale per informare sul possibile rischio derivante da un’eccessiva esposizione al sole.
L’occhio è particolarmente esposto allo stress causato dalla luce. I fotoni visibili “violetti e blu” insieme con l’UVA, sono pericolosi per la retina (possono procurare edema maculare cistoide, retinopatia solare, degenerazione maculare senile), mentre il cristallino e la cornea sono particolarmente sensibili ai raggi UVC (nel primo caso con rischi di cataratta, nel secondo di secchezza e bruciore).
La vista va protetta dai raggi ultravioletti, evitando di esporsi nelle ore centrali della giornata e utilizzando occhiali da sole adeguati. Le lenti devono garantire protezione contro i raggi UV.

Vitamine e sali minerali aiutano a combattere l’accumulo dei cosiddetti “radicali liberi” che possono danneggiare le diverse strutture oculari e soprattutto la retina. Queste sostanze definite “antiossidanti” sono la vitamina A, C ed E, il betacarotene e la luteina, elementi come lo zinco e il selenio. Si trovano nella frutta come arance, kiwi, albicocche e nella verdura come peperoni, pomodori, carote e soprattutto quelle a foglia verde come spinaci, broccoli, lattuga, ecc. E’ dunque consigliabile consumare abbondanti porzioni di questi alimenti. 

La luteina può essere definita come un “occhiale da sole naturale” attivo 24 ore su 24. è un pigmento giallo che si trova in molti vegetali, frutta, grano e anche tuorlo d’uovo. Nel nostro organismo si accumula soprattutto nell’occhio e in particolare nella macula. Oltre ad essere un potente antiossidante in grado di proteggere le strutture oculari dai danni dei radicali liberi, insieme alla zeaxantina, suo isomero, forma il “pigmento maculare”, una sorta di “filtro” che assorbe i raggi della luce blu e quelli ultravioletti (UV) impedendo alle radiazioni nocive di raggiungere e danneggiare il tessuto sensibile della retina.La luteina però non viene prodotta dal nostro organismo e può solo essere assunta con gli alimenti o gli integratori. Molti ricercatori hanno dimostrato che una dieta ricca di luteina o un supplemento di tale sostanza è in grado di ridurre il rischio di insorgenza della degenerazione maculare senile.

Un altro elemento da cui difendere i nostri occhi è il riverbero. Esistono quattro tipologie di riverbero (distraente, fastidioso, invalidante, accecante) e per ognuno è bene adottare adeguate misure protettive quali lenti a contatto fotocromatiche, anche abbinate a un trattamento antiriflesso. Il riverbero infastidisce principalmente gli individui dagli occhi chiari.



Bisogna sapere che...
1)    Nel corso di una giornata normale i nostri occhi usano la stessa quantità di energia che le gambe usano per percorrere 50 chilometri.
2)    Le nuvole proteggono poco; persino nelle giornate coperte ben l’80% dei raggi filtra indisturbato e la vicinanza ad acqua, cemento, neve e sabbia aumenta il rischio perché i raggi UVA e UVB vengono riflessi proprio da queste superfici.
3)    L’incremento dei raggi UV che arrivano sulla Terra è reso maggiore dalla riduzione dello strato di ozono.
4)    Si stima che l’intensità dei raggi solari aumenti fra il 6 e l’8% ogni 1.000 metri d’altitudine, per arrivare addirittura al 12% ogni 1.000 metri a quote molto elevate.
5)    L’80% dell’esposizione dell’intera vita ai raggi UVA e UVB avviene prima dei 18 anni, questo significa che bambini e adolescenti sono particolarmente esposti alle insidie per la vista, trascorrendo buona parte del tempo all’aria aperta.
6)    I raggi UV possono aumentare i fattori di rischio quando vengono riflessi da superfici quali acqua, sabbia e cemento, un fattore da non dimenticare durante le vacanze, o quando si praticano attività sportive all’aperto.
7)    Quanto più il sole è alto tanto più elevato è il livello di radiazioni che arrivano sulla superficie terrestre; il livello di radiazioni UV varia nel corso della giornata e diverse volte nel corso dell’anno.

Che cosa sono le radiazioni solari?

I raggi luminosi emessi dal sole sono formati da un insieme di particelle energetiche( chiamate fotoni)  e arrivano sulla Terra sotto forma di radiazioni. A seconda della lunghezza d’onda, possono essere classificati in radiazioni visibili (raggi colorati) e radiazioni non visibili, a loro volta divise in raggi infrarossi (IR), a lunghezza d’onda maggiore, e raggi ultravioletti (UV), a lunghezza d’onda minore. I raggi ultravioletti sono i più ricchi di energia e pericolosi per l’uomo.

Ultravioletti C (UVC): sono pericolosissimi per l’uomo (nel caso dell’occhio co,piscono cristallino e cornea), ma fortunatamente vengono bloccati dall’ozono presente nell’atmosfera, che impedisce loro di arrivare sulla Terra. Il problema è proprio il cosiddetto “buco dell’ozono”.

Ultravioletti B (UVB): sono i raggi che, penetrando a livello epidermico, provocano l’abbronzatura, ma possono anche essere la causa di arrossamento della pelle (eritema).

Ultravioletti A (UVA): penetrano negli strati profondi dell’epidermide e sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo e della formazione di piccoli tumori della pelle (melanomi). Sono pericolosi per la retina.

Stefania Marchisio
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