Ora solare, come evitare i disturbi

Nella notte fra sabato 29 e domenica 30 ottobre spostiamo le lancette indietro di un’ora per il passaggio all’ora solare, che resta in vigore fino al 25 marzo dell’anno prossimo. Ci viene regalata così un’ora in più di sonno, ma le giornate sembrano accorciarsi e il nostro organismo può incontrare qualche problema nell’adattarsi al cambiamento. In genere bastano un paio di giorni per abituarsi al cambiamento, ma c’è chi ci mette molto di più riscontrando problemi soprattutto nelle ore di riposo. Per chi non riesce a superare questo piccolo effetto “jet lag” gli esperti di Tempur, specialisti in riposo e produttori di materassi, hanno creato una vera e propria guida al cambio dell’ora.

 «L’ora solare rischia di avere l’effetto di un piccolo jet lag» conferma Alberto Bergamin, amministratore delegato di Tempur, multinazionale americana specialista del riposo. «Le giornate che si accorciano togliendoci ore di luce ci inducono a essere meno attivi e più soggetti a malumore, sonnolenza e stanchezza: alcuni di noi vanno incontro a una vera e propria depressione stagionale. Per questo è importante procedere con gradualità». Il primo passo è non guardare le lancette dell’orologio e cercare di assecondare gli stimoli del nostro corpo, quelli del sonno-veglia e quello della fame: pian piano i nostri ritmi si adeguano a quelli della natura. Importante anche preparare con cura l’ambiente in cui si dorme, eliminando le fonti di disturbo (computer e televisore, per esempio) e senza cedere alla tentazione di riscaldare troppo la stanza. Eliminare le sostanze eccitanti come tè e caffè e preferire infusi e tisane.