14/03/2012
In primavera le allergie
toccano la loro fase acuta. Colpevoli graminacee, parietaria, betulla, cipresso
e ambrosia, la cui piena fioritura scatena i sintomi causando naso chiuso e che
cola, lacrimazione, prurito al naso e agli occhi, persistenti colpi di tosse e
starnuti ripetuti. L'allergia é la
reazione anomala dell'organismo a una sostanza normalmente inoffensiva. Gli
allergeni piú comuni sono i pollini che entrano in contatto con l'organismo
soprattutto attraverso l'aria respirata.
I sintomi dell’allergia sono legati alla liberazione di istamina
da parte del sistema immunitario. L'istamina causa una serie di reazioni a
catena, come edema, congestione nasale e aumento della produzione di muco. Una
volta posta la diagnosi di reazione allergica (sulla base dei sintomi e di
esami del sangue come la conta degli eosinofili), l'identificazione
dell'agente che la provoca può essere effettuata con test cutanei (prick test,
intradermoreazione) o sierologici (RAST).
In generale è sempre consigliabile capire a quali piante
si è allergici e
quali sono i periodi più critici di fioritura. Considerando che questi possono
variare a seconda delle condizioni climatiche, sarà bene informarsi
preventivamente consultando delle vere e proprie “previsioni del polline”: un
po’ come le previsioni del meteo, queste permettono al soggetto allergico di
non farsi trovare impreparato e di riuscire a sopravvivere all’ attacco.
La prima terapia è in ogni caso quella preventiva, e consiste
nell’allontanamento del soggetto dalla causa scatenante. Ci sono farmaci impiegati per
prevenire le crisi allergiche, altri per contrastarle quando fanno la loro
comparsa (i cosiddetti sintomatici). I cromoni,
disponibili sotto forma di spray e di colliri, sono i medicinali in grado di
prevenire l'insorgere dei sintomi; sono una valida alternativa ai corticosteroidi in caso di
asma allergica nei bambini (la loro azione é ,peró , soltanto di profilassi; se
compare la crisi asmatica é necessario ricorrere ai broncodilatatori spray).
Vanno assunti da due a quattro settimane prima della data prevista per
l'esordio dei sintomi. L'immunoterapia
rappresenta la forma di profilassi piú efficace, specie se utilizzata in
etá pediatrica, nelle forme di allergie stagionali e quando l'allergia é
innescata da un unico antigene. Si esegue per iniezione sottocutanea o per via
orale (con gocce e compresse da sciogliere sotto la lingua).
I farmaci più utilizzati per alleviare i
sintomi di riniti e congiuntiviti allergiche sono gli antistaminici.
Utili perché bloccano l'azione dell'istamina che viene liberata dai mastociti a seguito della
reazione allergica ed é la principale causa dei disturbi. Possono essere
somministrati per via orale o attraverso spray nasali e colliri, sono efficaci
e sicuri e rispetto a quelli di vecchia generazione sono meglio tollerati per
l'assenza degli effetti sedativi. Gli spray vanno impiegati con moderazione per
non correre il rischio di innescare una sensibilizzazione della mucosa nasale
(l'ideale é non superare 1-2 inalazioni per narice per 3-4 volte al giorno, per
un massimo di una settimana). Sono sconsigliati a chi soffre di ipertensione e
aritmie cardiache. Hanno un ruolo essenzialmente sintomatico.
I decongestionanti, farmaci sintomatici,
restringono il diametro dei vasi sanguigni del naso (uno degli effetti
dell'istamina é la dilatazione dei piccoli vasi della mucosa nasale) causando
un miglioramento della congestione e liberando cosí il naso chiuso.
I broncodilatatori impiegati in caso di
asma allergica ed altre forme di asma aumentano il diametro dei bronchi
quando é ristretto a causa del broncospasmo che rende
difficoltosa la respirazione. Se i bronchi sono dilatati vi é maggior afflusso
di aria nei polmoni, la respirazione é facilitata, tosse e affanno attenuati.
Sono somministrati di preferenza per via inalatoria.
I rimedi naturali
Un problema che può
presentarsi con una terapia standard di farmaci antistaminici è l’assuefazione
, e in questi casi talvolta né l’aumento del dosaggio, né il passaggio a
tipologie ad azione più forte danno luogo a miglioramenti apprezzabili durevoli
nel tempo. Gli effetti collaterali di stanchezza e sonnolenza tendono invece ad
aumentare, il fegato si appesantisce maggiormente nella fase di
detossificazione, e ha quindi sempre meno vigore per svolgere le altre
funzioni, tendendo a divenire pigro e facilitando la formazione di renella, il
precursore dei calcoli biliari. Gli antistaminici di nuova generazione hanno in
parte risolto questi problemi, perchè pur non inducendo stanchezza e sonnolenza
sono comunque soggetti a dare assuefazione.
Ribes nigrum: da anni è
impiegato con successo il gemmoderivato, ottenuto dalla macerazione di gemme
fresche di ribes nigrum (ribes nero), da diluire in poca acqua, e da assumere
lontano dai pasti. Persino alcuni medici tradizionali impiegano il ribes nero
per curare le allergie con successo, ma anche come antinfiammatorio agendo come
cortison-like, cioè con azione analoga al cortisone. E’ importante ricordare come il
ribes nero, essendo un rimedio fitoterapico naturale, ha un’azione più lenta dei farmaci, perciò occorre iniziare la terapia antistaminica un mese prima del periodo in
cui generalmente si presenta l’allergia, ed essere assolutamente costanti nell’assunzione. Fattori come il caldo e la bassa umidità enfatizzano la
reazione allergica, quindi in
tali casi sarebbe opportuno aumentare il dosaggio del preparato gemmoderivato,
sotto consiglio di un farmacista o di un medico, via via che si avvicina l’estate o che il clima tende a
tale situazione.
Questo rimedio
naturale è efficace contro tutti i tipi di allergie, anche quelle asmatiche, e soprattutto non da assuefazione, a differenza dei farmaci.
Fra i
rimedi omeopatici contro le allergie di primavera è molto efficace la
combinazione di Propoli, Elicriso e Polline. Queste sostanze hanno
un'azione preventiva e devono essere somministrate da febbraio a giugno
inoltrato, anche per più anni consecutivi. In particolare l'elicriso, da
somministrare in forma di tisana, rende le mucose respiratorie meno sensibili
alle infiammazioni ed alle patologie allergiche.
Altri rimedi
erboristici per le allergie ai pollini sono la Perilla (una pianta
asiatica ricca di Omega3 che allevia asma e riniti) e l'Adatoda vasica
(un arbusto con proprietà balsamiche molto utile come broncodilatatore in caso
di bronchiti e tossi) . Persino la comune
cipolla è un ottimo rimedio naturale contro le allergie primaverili
perché, stimolando la lacrimazione, aiuta a risolvere i disturbi del naso
chiuso. Molto meno comune ma altrettanto
utile è il Lachesis, una cura omeopatica contro le allergie da polline
ottenuta dal veleno di un serpente del Sud America.
Stefania Marchisio