Quella gelida parete...

Anche in casa in questi giorni si ha la percezione di freddo. Non sempre serve riscaldare di più per colpa dei muri. I consigli del medico

08/02/2012

Il freddo riacutizza diverse patologie, da quelle cardiache come l'infarto a quelle cerebrovascolari come l'ictus. E mentre sappiamo che per affrontare l'esterno in linea di massima dobbiamo coprirci bene, sottovalutiamo come comportarci all'interno, nelle nostre abitazioni. La rigidità delle temperature esterne, infatti, incide anche sul clima e sulla sensazione di benessere termico all'interno delle nostre case. E alzare il riscaldamento non è sempre l'idea migliore. Michele Lagioia, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva spiega come affrontare il freddo in casa.


«La struttura delle nostre case non è preparata per temperature così rigide, non riusciamo a tenere isotermici gli ambienti. In pratica, le pareti sono più fredde e il calore si disperde più facilmente. Per esempio, una persona al centro della stanza starà bene mentre una persona vicino a una parete, magari esposta al Nord, sentirà più freddo. Diciamo che per il Nord Italia, che risente maggiormente del freddo, il consiglio è quello di vestirsi di più in casa. Se si dovesse alzare la temperatura del riscaldamento a 20-22 gradi centigradi contro i 18 di partenza, infatti, non si raggiungerebbe comunque il benessere termico in prossimità di una parete fredda. Per il Centro e Sud Italia, invece, dove si scende a -3 o -4 gradi, si può pensare di aumentare un pochino il calore perché si tratta di temperature che si affrontano meglio con le nostre tipologie costruttive. Attenzione, inoltre, ai bambini, che si muovono molto, quindi coprirli e scoprirli anche in casa a seconda del moto, e agli anziani, che sentono meno il freddo (così come il caldo) per cui quando lo percepiscono sono già a un livello ipotermico più critico e devono rimanere sempre un pò più vestiti».

E' importante umidificare?
 
«E' fondamentale, soprattutto in presenza di bambini con patologie respiratorie delle prime vie aeree (naso, orecchio, gola) e per gli anziani con broncopneumopatia cronico ostruttiva. L'aria non cambiata e riscaldata tende a seccarsi. Vanno benissimo le vaschette ripiene di acqua da applicare ai termosifoni, così come gli umidificatori più sofisticati».

E se dall'esterno si va all'interno e viceversa?
 
«Se si viene dall'esterno, quindi dal gelo al caldo, ci si può spogliare rapidamente anche se si ha ancora la sensazione di freddo. Si deve evitare qualsiasi ulteriore stress per l'organismo. Se, invece, si va dal caldo al freddo, si può iniziare a coprirsi un po' prima di uscire in modo che poi il calore venga disperso nell'ambiente mantenendo la percezione del caldo un pochino più a lungo. Il calore si disperde con estrema facilità dalle estremità, quindi coprire bene mani, piedi e testa. Non è necessario attrezzarsi con un abbigliamento tecnico, è sufficiente coprirsi e scoprirsi facilmente a seconda della necessità».

Michele Rosati
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