16/06/2011
Chi vive senza da solo si ammala più facilmente di patologie
cardiache. Non è solo un problema
psicologico, ma di stile di vita. Chi vive solo adotta più frequentemente
comportamenti poco salutari, come fumo e una dieta povera di sostanze nutritive. Lo ha rilevato una
ricerca della danese Aarhus Sygeus University condotta su 138mila adulti: 646
single avevano subito attacchi di angina, infarti o erano morti per gravi
problemi cardiaci, una gamma di disturbi conosciuti come sindrome coronarica.
Una percentuale più alta rispetto a chi è sposato o vive in compagnia.
Le donne sole sopra i 60 anni sono oltre il 5% della
popolazione, ma rappresentano un terzo di tutti i decessi da sindrome
coronarica. Gli uomini soli dopo i 50 anni sono meno dell'8% della popolazione,
ma rappresentano i due terzi dei decessi di questo tipo. Corre meno rischi
chi vive con un partner, ha un alto livello di educazione e lavora. Il fumo, l'obesità e livelli alti di colesterolo sono diffusi tra coloro
che vivono soli. Inoltre, questo persone ha anche un minori rapporti sociali su
cui contare e sono meno seguite dai medici di famiglia. Kirsten Nielsen, che ha coordinato la ricerca, precisa: «C'è anche qualcos'altro che non
abbiamo ancora identificato. Gli studi sulle scimmie dimostrano che gli animali
isolati sono più soggetti ad arteriosclerosi. Vivere da soli è dunque un
fattore di rischio che i medici dovrebbero prendere in considerazione».
Redazione 2C Edizioni