D’inverno mangi, d’estate hai i calcoli

Quelli renali, la cui frequenza aumenta fisiologicamente nella stagione calda, si prevengono a tavola nei mesi più freddi. E il calcio non c’entra

24/11/2011

La frequenza dei calcoli renali d'estate aumenta, complice la disidratazione tipica della stagione. Ma le cose peggiorano, se durante l'inverno l'alimentazione seguita è stata scorretta o si hanno accumulato chili di troppo, come accade ormai in tutti i Paesi occidentali, dove l'incidenza dei calcoli è in costante crescita.

Guido Giusti, responsabile dello Stone Center in Humanitas, spiega: «Durante i mesi invernali si segue spesso una alimentazione ricca di cloruro di sodio (sale) e proteine (carne, formaggi stagionati, legumi). Anche le cosiddette sodas, cioè le bibite gassate come la cola, oppure tè, caffè, cioccolato, verdure a foglia larga, frutta secca e succhi di frutta sono da limitare. Il problema è che tutti questi alimenti contengono acido urico, ossalato e fosfati che precipitano e si aggregano al calcio formando il calcolo, a meno che non siano abbastanza diluiti nell'urina. Il segreto, quindi, è di cercare di essere sufficientemente idratati».

Il calcio  è stato assolto?
«Sì, ma rimane un luogo comune duro a morire. Ridurre il calcio nelle diete non fa diminuire la frequenza dei calcoli. L'ipotesi è stata sconfessata anche recentemente da uno studio dell'Università di Parma, pubblicato sul New England Journal of Medicine. Al contrario, una dieta povera di calcio ne fa aumentare il rischio. Insomma è da preferire un’alimentazione con un apporto ampio di calcio (1.200 milligrammi al giorno) e un ridotto quantitativo di sale e di proteine animali, rispetto a una dieta con basso contenuto di calcio. Anche l'alcol, spesso sotto accusa, ha, in realtà, poco a che fare con la formazione dei calcoli».
Qual è la dieta indicata?
«Risposta quasi scontata. la dieta mediterranea. E bere tanto per idratarsi. Sia d'estate sia d'inverno sia quando si svolge attività fisica. La sudorazione, estiva e dell'attività fisica, fa perdere liquidi che devono essere reintegrati adeguatamente. In questo modo le sostanze presenti nelle urine, responsabili della formazione dei calcoli, vengono maggiormente diluite e sono minori le possibilità che precipitino e si aggreghino formando il calcolo. Un trucco per capire se si è sufficientemente idratati è osservare le proprie urine: se sono giallo pallido sono perfette, se sono giallo scuro o marroni è meglio bere di più».

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