09/05/2011
Quasi un ragazzo palermitano su quattro soffre di rinite allergica e congiuntivite e oltre un terzo di allergie. Di questi, 56 su cento dichiarano di essere esposti al fumo domestico, il 21,1% lamenta l’intenso traffico pesante attorno alla propria abitazione e il 15% dichiara la presenza di muffe o umidità nella camera da letto. Sono i dati emersi dall’indagine epidemiologica condotta dall’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo (Ibim-Cnr) finanziata da Arpa Sicilia, pubblicata sulla rivista Pediatric Allergy and Immunology, che indica come percentuali fino al 41% delle patologie respiratorie siano attribuibili ai fattori ambientali.
Nella ricerca sono stati coinvolti 2.150 studenti palermitani di 16 scuole medie secondarie di primo grado, di età compresa fra gli 11 e i 14 anni. «Sono stati indagati mediante questionari di salute respiratoria, test allergici cutanei e spirometria», spiega Giovanni Viegi, direttore dell’Ibim-Cnr. «Dalla valutazione delle risposte è risultata una prevalenza di asma corrente del 4,2% e di rinocongiuntivite del 17,9%, mentre il restante 77.9% dei soggetti era asintomatico. La prevalenza di sensibilizzazione allergica, ossia la risposta positiva ad almeno uno degli 8 allergeni utilizzati per l’esecuzione del test allergico, è stata del 39,2%».
Questi risultati si possono allineare con quelli dei maggiori centri urbani italiani e delle maggiori città del Nord d’Italia, anche se a Palermo non vi sono rilevanti insediamenti industriali. Va inoltre osservato come tali valori di prevalenza siano in crescita rispetto a quelli rilevati sempre a Palermo e sulla medesima fascia di età nell’anno 2002.
Dai dati è stato possibile calcolare il Par (population attributable risk – rischio attribuibile di popolazione), ovvero la proporzione di una malattia dovuta all’esposizione a fattori di rischio e che potrebbe essere dunque eliminata se tale esposizione fosse evitata. Il Par complessivamente dovuto a fattori ambientali evitabili, come esposizione a fumo di sigaretta, presenza di umidità o muffe nell’ambito domestico ed esposizione a traffico veicolare pesante attorno alla propria abitazione, è risultato del 40,8% per l’asma corrente, del 33,6% per la rinocongiuntivite e del 14,1% per la ridotta funzione respiratoria. «La presenza di traffico intenso intorno alla propria abitazione», specifica il direttore dell’Ibim-Cnr, «è risultato fattore di rischio significativo in particolare per asma corrente, rinocongiuntivite e ridotta funzione respiratoria rispetto a chi non riferiva traffico vicino casa».