23/03/2011
Giuseppe ha 70 anni e nel suo petto batte il "cuore artificiale" più piccolo al mondo: 25 grammi di peso, grande come una pila mini-stilo, l'organo è stato impiantato con successo per la prima volta in Italia da Ettore Vitali, responsabile del Dipartimento Cardiovascolare dell'Istituto Clinico Humanitas, con un intervento mini-invasivo in minitoracotomia sinistra. L'operazione è stata eseguita tre mesi fa, e oggi il paziente sta bene. Questo micro-cuore high-tech, Synergy Circulite, rappresenta l'ultima evoluzione dei sistemi di assistenza ventricolare (VAD), macchine capaci di sostituire in parte o completamente il lavoro del cuore ammalato.
I risultati della prima esperienza italiana saranno presentati nel corso del V convegno nazionale di Ecocardiochirurgia, che riunisce fino al 25 marzo a Milano alcuni tra i più importanti esperti del settore cardiovascolare. Il micro-cuore rappresenta l'ultima conquista nella ricerca e nella messa a punto di nuove soluzioni tecnologiche per lo scompenso cardiaco, ovvero l'incapacità del cuore di svolgere adeguatamente la propria funzione di pompa. «Si tratta un dispositivo per un supporto circolatorio parziale, indicato in pazienti affetti da scompenso cardiaco moderato, in grado di pompare 4 litri di sangue al minuto,» spiega Ettore Vitali. «E' una sorta di ‘stampella' per il cuore. La micro-pompa è stata impiantata nel paziente in una tasca sottocutanea (come un pacemaker) con una procedura chirurgica mini-invasiva, che implica solo una piccola incisione sul torace (minitoracotomia). Il dispositivo è associato ad una batteria esterna ricaricabile, molto leggera, della durata di 20 ore». Finora questo micro-cuore artificiale è stata impiantato in 42 pazienti in tutto il mondo.