28/10/2011
Le persone in sovrappeso o obese sono meno protette e più suscettibili all'attacco di un virus, anche se vaccinati, e avrebbero più probabilità delle altre di sviluppare forme influenzali,. Lo sostengono i ricercatori della University of North Carolina (Usa) in uno studio pubblicato sull'International Journal of Obesity. Il sistema immunitario, a causa dell'eccesso di peso, lavorerebbe meno bene, rendendo più vulnerabile l'organismo all'attacco dei virus.
Durante la pandemia del 2009, causata dal virus H1N1, gli scienziati avevano osservato come le persone obese fossero quelle più colpite dall'influenza. Sulla base di questa rilevanza empirica, hanno somministrato il vaccino anti-influenzale (trivalente, contenente cioè tre diversi ceppi virali inattivati) a pazienti obesi, sovrappeso e in peso forma. Alcuni mesi dopo hanno controllato il livello di anticorpi sviluppati dopo il vaccino. I ricercatori hanno controllato anche la funzionalità del sistema immunitario (cioè la capacita delle cellule T, deputate alla risposta immunitaria, di produrre gli interferoni, proteine in grado di tenere sotto controllo le infezioni causate da agenti esterni all’organismo).
Gli scienziati hanno così constatato che con il passare del tempo i livelli di anticorpi sviluppati con la vaccinazione calano molto più rapidamente nei pazienti obesi o sovrappeso rispetto a quelli normopeso. Undici mesi dopo la vaccinazione, oltre la metà dei pazienti obesi aveva una quantità di anticorpi quattro volte inferiore rispetto a quella registrata nel primo mese. E solo nel 25 per cento di obedsi e sovrappesi il sistema immunitario produceva gli interferoni che avrebbero potuto bloccare il virus.
Michele Rosati