Diabete, in salute anche con gusto

I diabetici sono 246 milioni, ma potrebbero diventare 380 milioni entro il 2025. Gli eccessi alimentari tra le cause più frequenti. Una campagna di prevenzione con Slow Food.

14/02/2012
Controllo gratuito del diabete a Castel Sant'Angelo dall'Associazione Italiana Diabetici (foto Eidon).
Controllo gratuito del diabete a Castel Sant'Angelo dall'Associazione Italiana Diabetici (foto Eidon).

E' forse la patologia più combattuta, oggi. La più contrastata e probabilmente una delle più evitabili. I dati dicono che sono 246 milioni i diabetici e potrebbero diventare 380 milioni entro il 2025. Cifre preoccupanti, che spingono a fare sempre di più per studiare il diabete e cercare di conviverci al meglio possibile.


Sappiamo che sedentarietà, eccessi alimentari e disinformazione sono tra le maggiori cause di quelle che da “malattie del benessere” che sono diventate emergenza globale: diabete e obesità. Altra cosa che sappiamo è che per contrastarle bisogna agire su stili di vita e abitudini alimentari delle persone.

A questo tende la campagna di educazione alimentare "Salute al piacere", risultato di un accordo tra Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), Associazione Medici Diabetologi (AMD) e Slow Food Italia.

E' paradossale che, oggi, in Paesi dove ancora si muore per malnutrizione crescano le malattie legate all’ipernutrizione. Una situazione dettata dalla necessità del mercato di riposizionare gli eccessi produttivi e dal desiderio delle popolazioni più svantaggiate di raggiungere status considerati superiori, e che spesso si traduce nel consumo di cibo spazzatura, malsano e ipercalorico, con la conseguente perdita della "sovranità alimentare", la capacità cioè di mangiare in modo non nocivo per la propria salute. 

"L’associazione tra obesità e diabete rappresenta la più rapida e impressionante epidemia che abbia colpito l’umanità, e gli ultimi studi purtroppo confermano la crescita costante: oggi si contano 246 milioni di diabetici, ma potrebbero diventare 380 nel 2025", dice Carlo Bruno Giorda, presidente AMD: "Si può intervenire, in particolare con prevenzione del diabete tipo 2, quello maggiormente legato ad alimentazione e abitudini. Per limitarne i danni e prevenirlo non serve diventare grissini, basta mangiare poco di tutto, tenere il peso sotto controllo e fare attività fisica". 

Anche i dati sull’obesità, seppur ben noti, evidenziano cifre allarmanti: "A preoccupare sono soprattutto quelle che riguardano i più piccoli. Un esempio su tutti, il caso italiano con il primato europeo di bambini obesi nella fascia 8-9 anni: uno su dieci è obeso e ben un bambino su tre è in sovrappeso. Il problema è che l’obesità infantile nella maggior parte dei casi si trascina fino all’età adulta. E' fondamentale, perciò, una corretta educazione alimentare: un doppio cheeseburger, con patatine e bevanda zuccherata, introduce 1500 calorie, per un bambino l’equivalente di un pasto abbondante. Un grave errore considerarlo adatto alla merenda"dice la dottoressa Maria Luisa Amerio, direttore SOC Dietetica e Nutrizione Clinica all’ospedale Cardinal Massaia di Asti. E proprio all’educazione alimentare rivolta ai bambini si concentra l’attenzione e l’impegno di Slow Food, che vorrebbe che questo tipo di disciplina fosse inserita tra le materie curriculari, cosa che "oggi, purtroppo, nessun ordinamento didattico obbligatorio prevede".

Ma per quanto necessario un intervento a monte, è indispensabile fronteggiare la realtà già esistente.  D'accordo, su questo punto, Boehringer Ingelheim Italia e Fondazione Lilly, che sostengono il progetto attraverso prevenzione, maggiore conoscenza della malattia e riduzione delle complicanze, per migliorare la qualità di vita dei pazienti diabetici.

Mai come ora si parla tanto di cibo, soprattutto in televisione, qualche volta in modo intelligente, consapevole,  altre solo per riempire i palinsesti. Eppure il livello di conoscenza della popolazione italiana non è mai stato così basso

Lo spiega benissimo Andrea Pezzana, direttore SoSD Dietetica e Nutrizione Clinica all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e responsabile Area Salute di Slow Food Italia: "Vogliamo stringere alleanze per diffondere informazioni corrette e approfondite, coniugando l’evidenza scientifica con il punto di vista di Slow Food, per un modello alimentare che sposi la salute collettiva e non sia un peso per l’ambiente. Saremo i suggeritori del piacere de del gusto, anche in presenza di malattie metaboliche".

L'operazione "Salute al piacere!" si svolgerà attraverso in quattordici appuntamenti in tutta la penisola per un viaggio che si concluderà a Torino al Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre, dal 25 al 29 ottobre. Durate ogni serata verrà distribuita Salute al Piacere! Benessere con gusto per noi e il pianeta, la nuova guida della collana Mangiamoli Giusti di Slow Food Editore, curata da Andrea Pezzana.

Tutti gli appuntamenti a calendario e la campagna su www.slowfood.it

Emilia Patruno
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