25/01/2011
Visite gratuite il 26 gennaio in quattro centri specializzati nell'artrosi delle mani a Monza, Treviso, Bologna e Roma.
L'iniziativa è promossa dal Gicam, Gruppo Italiano Chirurghi Amici della Mano in collaborazione con l'Istituto Italiano Chirurgia della Mano (Iicm) di Monza direttodal chirurgo Marco Lanzetta, noto per aver partecipato all'esecuzione del primo trapianto di mano al mondo.
Uno specialista visiterà pazienti affetti da problemi alle mani dalle 9 alle 19 in uno dei quattro centri. Il consulto dovrà essere prenotato chiamando il numero 039.2324219.
L'artrosi è una malattia cronico-degenerativa che colpisce in Italia 4 milioni di persone. Quella delle mani è visibile nell'80% della popolazione oltre i 65 anni, ed è una malattia che colpisce soprattutto le donne. Il problema sarà vissuto sempre più in futuro, specie in Italia (attualmente è il Paese più longevo d'Europa, con il maggior tasso di ultra ottantenni).
"Quella del 26 gennaio - ha spiegato il professor Marco Lanzetta - è una iniziativa di sensibilizzazione: molte donne anziane vivono questo problema, una vera e propria disabilità, tutti i giorni. I problemi sono grandi: non riuscire a reggere una padella col manico, ad aprire un barattolo, ad allacciarsi il reggiseno. Sono problemi molto grandi. E pensano che per l' artrosi alle mani non ci siano speranze. E invece non è vero".
Lanzetta ha parlato di terapie personalizzate, adattate ai particolari problemi individuali.nei casi meno gravi è prevista la somministrazione intradermica di farmaci (cortisonici, antinfiammatori non steroidei o altri) attraverso gel capaci di portare alle cartilagini il principio attivo con l'aiuto di una fonte di energia (laser, ultrasuoni, elettricità).
"In questo modo è possibile utilizzare alte dosi di questi farmaci senza i tipici effetti collaterali indesiderati. E i risultati arrivano in poche settimane». Nei casi più gravi si può invece ricorrere all'infusione di cellule staminali a livello della cartilagine o alla microchirurgia artroscopica, che oggi usa microtelecamere con un millimetro di diametro: interventi, dice lanzetta "risolutivi", eseguiti in ambulatorio e con anestesia locale.
Emilia Patruno