Tutti i rimedi per la tosse

Non è una malattia, ma con il freddo il fastidio aumenta

28/11/2011

La tosse è uno dei disturbi più frequenti della stagione fredda, sia negli adulti sia nei bambini, ed  è talmente diffuso da rappresentare il disturbo più frequente per cui ci si rivolge al medico.  Per evitare di allarmarsi ingiustamente è importante sapere che la tosse non è una vera e propria malattia ma una risposta dell’organismo ad un’infiammazione delle vie respiratorie (lo aiuta cioè a espellere germi e secrezioni).  È un meccanismo involontario, stimolato dall'eccitazione di specifici recettori presenti lungo le pareti delle vie respiratorie. Quando questi  recettori entrano in contatto con sostanze irritanti, inviano un impulso al cervello (al “centro della tosse”), che a sua volta fa chiudere la trachea e contrarre il diaframma, in modo da comprimere violentemente i polmoni. In questo modo si ottiene un aumento di pressione che determina un’emissione violenta dell’aria.

Benché sia molto fastidioso, si tratta di uno stimolo riflesso, volontario o involontario, che serve per ripulire le vie aeree da secrezioni o particelle presenti e, quindi, rappresenta un vero e proprio meccanismo di difesa. L’apparato respiratorio è ricoperto da un sottile strato di muco che lo protegge e lo lubrifica. In questo modo il transito dell’aria non provoca alcun fastidio ai tessuti sottostanti; quando questa protezione si riduce, l’aria irrita i tessuti causando la tosse.  Essendo un meccanismo di difesa non va stroncato, ma soltanto attenuato. Per una cura corretta è bene sapere che la tosse può essere suddivisa in tosse  grassa o umida o produttiva  e tosse secca. All’origine della tosse secca c’è, il più delle volte, l’inalazione di sostanze irritanti (fumo, polveri, etc ), che possono lesionare le mucose respiratorie;  anche l’aggressione di virus tende a sviluppare una tosse secca. Se persistente, può innescare anche un circolo vizioso doloroso: in assenza di muco da espellere, il violento passaggio dell’aria ad ogni colpo di tosse irrita ulteriormente le vie aeree, rendendole sensibili anche a stimoli minimi. Ai primi sintomi è bene evitare farmaci che la calmino, poiché il loro utilizzo potrebbe ritardare una diagnosi.

La tosse grassa è accompagnata da espettorato che può essere di diversa natura e che viene comunemente chiamato catarro. L'emissione all'esterno degli accumuli di muco rappresenta un'importante protezione per le vie respiratorie.  Nel catarro sono infatti presenti accumuli batterici che se trattenuti, potrebbero aggravare o favorire l'infezione. La ritenzione delle secrezioni ha un effetto deleterio anche perché contribuisce ad ostruire le vie respiratorie ostacolando la normale respirazione.  Questo tipo di tosse causa spesso rantoli e gorgoglii durante la respirazione e chi ne è colpito avverte uno spiacevole senso di peso e di oppressione al petto dovuto all’ostruzione dei bronchi.

Come curarla

Soltanto in caso di catarro può essere utile ricorrere ai mucolitici, che rendono più fluide le secrezioni. Se la tosse è secca , dopo aver consultato il proprio medico, si può usare un calmante che agisca direttamente sullo stimolo (sciroppi, gocce, compresse a base, per esempio, di destrometorfano e dropropizina  che agiscono bloccando i recettori delle vie aeree o l’attività del centro della tosse).  Vanno usati quando la tosse secca diventa insopportabile e dolorosa, impedisce di dormire oppure ostacola le normali attività quotidiane. Si trovano in farmacia, come farmaci di automedicazione, ma è sempre meglio assumerli su consiglio del medico e seguendo le indicazioni del foglietto illustrativo.  Se la tosse colpisce i bambini è fondamentale l’indicazione del pediatra.

Alcuni farmaci possono irritare le pareti dello stomaco
, fenomeno da non sottovalutare nelle persone che hanno problemi gastrici (ulcera, acidità, etc). La continua ripetizione del tossire può provocare lesioni bronchiali o polmonari rivelandosi particolarmente dannosa anche per chi soffre di ipertensione o di patologie cardiache. In questo caso è bene ricorrere ai sedativi della tosse, previo consulto medico. I sedativi della tosse non vanno mai assunti da chi ha la tosse produttiva, in quanto bloccano il meccanismo e impediscono all’organismo di espellere il catarro ed i germi responsabili dell’infezione.

In presenza di tosse grassa è  consigliabile non assumere farmaci che rallentino il naturale processo di eliminazione del muco in eccesso. Se la consistenza dell'espettorato è molto densa, può essere utile assumere dei fluidificanti o mucolitici. Questa categoria di medicinali è disponibile in varie forme di somministrazione (sciroppi, compresse, supposte, etc), ma sembra dare i migliori risultati se inalata attraverso l'aerosolterapia. Anche l'inalazione di altre sostanze balsamiche e l'assunzione di bevande calde quali the, latte e brodo può ridurre l'irritazione delle mucose respiratorie e fluidificare le secrezioni. In caso di infezioni batteriche  a bronchi, faringe e trachea e soltanto su consiglio del medico si ricorre all’utilizzo di antibiotici . Ap­partengono alla classe delle peni­cilline e servono a sradicare una possibile infezione batterica spesso accompagnata da stati febbrili.

Se la diagnosi e la scelta dei medicinali più idonei spetta esclusivamente al medico,  il paziente, dal canto suo,  dovrebbe osservare alcune regole importanti per prevenire la tosse o per non peggiorarla:
1) bere molta acqua ( 6-10 bicchieri al giorno) o bevande calde in modo da rendere più fluide le secrezioni
2) mantenere un certo grado di umidità nei locali per reidratare anche le vie aeree e favorire lo scioglimento del muco.  D’inverno è utile l'utilizzo delle vaschette d'acqua a contatto con i termosifoni, in modo da mantenere l'umidità intorno al 40-60%. Valori di umidità sotto il 40% indeboliscono la capacità delle mucose di purificare l'aria inspirata, inaridendola. Ottimo l’utilizzo di umidificatori e di  oli essenziali con proprietà disinfettanti, antivirali e balsamiche
3) mantenere costante la temperatura, non superare i 20° C per evitare forti sbalzi con l’ambiente esterno
4) evitare il fumo e gli ambienti fumosi per non aggiungere ulteriori stimoli irritanti che potrebbero far peggiorare la situazione
5) evitare situazioni di possibile contagio se si sospetta che la tosse sia associata ad una patologia a carico delle vie respiratorie   

L’importanza della fitoterapia
Nel trattamento della tosse la fitoterapia ha un ruolo importante.  È frequente il ricorso alle piante medicinali per alleviare il dolore provocato a livello di faringe e laringe, ma anche per aiutare a espellere il muco e liberare in tal modo le vie aeree. Per tosse e catarro sono utili droghe espettoranti, emollienti e fluidificanti, perché capaci di modificare le secrezioni bronchiali. Le piante medicinali ad azione emolliente sono ricche di sostanze mucillaginose che, grazie alle loro proprietà fisiche, si stratificano sulle mucose, rivestendole di uno strato che le protegge dagli stimoli irritativi.  Le più utilizzate sono l’altea, il lichene d’Islanda, la piantaggine,la malva e la farfara.       

Tra le piante ad azione espettorante, ricche in saponine, che hanno la funzione di fluidificare le secrezioni e facilitarne l'espulsione, ci sono: marrubio, liquirizia,ortica bianca, issopo. Meno utilizzate rispetto a passato, per i maggiori effetti collaterali, risultano la poligala, la saponaria e l'ipecacuana. Tra i rimedi omeopatici contro la tosse segnaliamo la byronia , l’aconitum, la drosera, la spongia, il rumex, la pulsatilla, il phosphorus, l’ipeca, tutti nella dose 5 CH, 3 granuli ogni mezz’ora/tre ore a seconda dell’intensità del sintomo.

Stefania Marchisio
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