Riapre la scuola, allarme pidocchi

Questi parassiti prediligono i luoghi affollati e si trasmettono per contatto. Non è un problema di igiene personale. Ecco come combatterli

Riapre la scuola, allarme pidocchi

05/09/2011

Anche se ormai presenti in ogni stagione, in questo particolare periodo dell’anno, coincidente con la riapertura delle scuole, i pidocchi, responsabili della pediculosi del capo, tornano a far parlare di sé e a preoccupare i genitori. Prediligono infatti i luoghi affollati dove il contatto tra testa e testa è più facile. Non sono direttamente pericolosi per la salute, ma possono provocare prurito ed essere causa di ferite ed infezioni del cuoio capelluto. L’infestazione è più frequente durante il periodo scolastico (da ottobre a maggio). Il clima non è quindi un fattore primario, sebbene la pediculosi sia più frequente nei climi temperati e caldi: questo perché il pidocchio del capo vive meglio alla temperatura di 29-30° (a temperature inferiori a 25° non depone le uova). 

L'uomo può essere colpito da 3 sottospecie di pidocchi: 

Pediculus Humanus varietà Capitis (pidocchio del capo)
Pediculus Humanus varietà Corporis (pidocchio del corpo)
Pthirus Pubis (pidocchio del pube o piattola)

I pidocchi sono parassiti che si cibano di sangue umano che prelevano dal derma, grazie all'apparato buccale di cui sono dotati. La saliva che l'insetto riversa nella ferita è antigenica; conseguentemente il tessuto reagisce con una reazione infiammatoria, che si esprime con prurito e dermatite (es. papule eritematose).I pidocchi possono sopravvivere fuori dal corpo umano solo pochi giorni; le larve invece resistono a temperatura ambiente sino a 10 giorni.

Il pidocchio del capo è lungo dai 2 ai 4 millimetri, il suo colore è bianco-grigiastro, ma può variare in base a quello della capigliatura in cui si trova. Vive e si riproduce esclusivamente sulla testa dell’uomo e si nutre del suo sangue. Questo piccolo insetto è munito di 6 zampe uncinate, che gli consentono di spostarsi agevolmente per tutta la lunghezza del capello. All’estremità del capo, il pidocchio è dotato di un apparato buccale con cui succhia il sangue del suo “ospite”.

Il ciclo vitale del pidocchio è di circa un mese e attraversa tre diverse fasi: uova (lendine), ninfa e adulto. Le femmine possono deporre fino a 4/10 uova al giorno, per un totale di 250/300 uova nella loro vita. Le uova vengono depositate a pochi millimetri dal cuoio capelluto perché necessitano del caldo e dell’umidità per svilupparsi e sono fissate alla radice dei capelli mediante una soluzione vischiosa insolubile nell’acqua.

La pediculosi del capo interessa soprattutto i bambini in età scolare dai 3 anni ed è estremamente frequente nelle comunità infantili, soprattutto nelle scuole, dove colpisce dal 5 al 22% dei bambini, indipendentemente dallo stato sociale e dalla cura dell’igiene.

Come avviene il contagio. I pidocchi sono privi di ali e non possono né volare né saltare, quindi il contagio avviene nella grande maggioranza dei casi per contatto diretto, cioè quando le teste e i capelli di persone diverse si toccano. In quell’istante avviene il trasferimento da una testa all’alta . La trasmissione può avvenire anche con lo scambio di pettini, cappelli, sciarpe, asciugamani , cuscini che sono stati a contatto con persone infettate. L’avvenuto contagio non è indice di cattiva igiene : la pediculosi del capo è una infestazione riscontrabile in persone di tutti i gruppi socio-economici; fattori considerati di rischio, quale la scarsa igiene personale o la lunghezza dei capelli, sembrano avere un ruolo marginale se non nullo. L’infestazione registra la più elevata incidenza a fine estate – inizio autunno.

Come si manifesta. I pidocchi si localizzano particolarmente nella zona della nuca e dietro le orecchie. Il sintomo caratteristico della pediculosi è il prurito, che è dovuto ad una reazione agli enzimi della saliva del pidocchio. Tale reazione impiega giorni o settimane per estrinsecarsi, per cui, quando il prurito si manifesta l’infestazione è già vecchia, può essere a uno stadio avanzato e inoltre può già essere stata causa di trasmissione ad un altro individuo. A volte l'infestazione può essere asintomatica.

Come prevenire l’infestazione?

Controllare la testa dei bambini, soprattutto a livello della nuca e dietro le orecchie, una o due volte alla settimana. Ispezionare la testa con una lente e sotto una forte sorgente luminosa. 

Nel caso fosse in corso un’infestazione nella scuola procedere giornalmente al controllo. Pettinare regolarmente i capelli con un pettine a denti fitti.
Lavare frequentemente i capelli per favorire l’eliminazione dei pidocchi prima che abbiano il tempo di depositare le uova, meglio se con uno shampoo in grado di creare un ambiente sfavorevole ai pidocchi. Evitare di prestare e scambiare oggetti personali (pettini, sciarpe, spazzole, salviette...).
Non ammucchiare capi di vestiario tutti insieme in uno stesso luogo.

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