21/08/2011
Ogni tanto si torna a parlare di alghe, soprattutto d'estate, quando su alcune spiagge finiscono per rovinarci i tuffi in mare. Se ne è parlato persino come fonte per la produzione dei biocarburanti, visto che una ricerca in questa direzione è stata intrapresa qualche mese fa dai ricercatori statunitensi del Rochester Institute of Technology. Molti anni fa, invece, si diceva che le alghe sarebbero state il cibo del futuro (probabilmente non le stesse usate a scopi industriali!).
E se il futuro fosse ora? Può essere interessante per esempio introdurre le alghe in primavera, quando l'organismo si risveglia e ha il bisogno di scrollarsi di dosso gli strascichi dell'inverno, disintossicandosi. Ma non solo in primavera si rendono utili queste proprietà. Oltre a facilitare l'eliminazione di scorie e metalli pesanti, le alghe riattivano la circolazione e il metabolismo, tonificano (ottime contro la stanchezza), rafforzano il sistema immunitario.
Sono poi ben provviste di minerali (ferro e calcio in particolare) e di vitamine; contengono pure piccole quantità di omega 3, acidi grassi essenziali per il benessere. Sono però controindicate agli ipertiroidei e, a causa del contenuto di sodio, vanno usate con cautela in caso di pressione alta. Comunque sia, vanno usate in piccole quantità, alla stregua di un condimento.
Per abituarsi al gusto delle alghe
Fin qui tutto bene, ma quando si tratta di metterle in tavola tutti
storcono il naso. Io stessa ero piuttosto refrattaria, ma ho cominciato
ad apprezzare le "figlie del mare" usando le wakame, che si trovano in commercio sotto forma di fronde lunghe e strette. Grazie al loro gusto delicato, risultano gradevoli a chiunque abbia un minimo di dimestichezza con i prodotti di mare.
Per abituarsi al gusto delle alghe bisogna iniziare gradualmente, aggiungendone qualche pezzetto alle zuppe di legumi. Volendo, prima di aggiungerle potete cuocerle con poca acqua fino a esaurimento del liquido: così l'odore si attenua. I negozi di prodotti biologici vendono poi un sale aromatizzato con alghe, anche questo utile per abituarsi al gusto.
Chi invece già consuma i sushi, che sono avvolti in alga nori, è già pronto per fare un passo avanti e assaggiare anche le hijiki e le arame che, dopo un breve ammollo, possono dare sapore a zuppe e cereali.
Giuliana Lomazzi