Happy hour? Per la salute mica tanto

Il rito dell'aperitivo è gradevole e rilassante ma micidiale per il giro vita. Qualche utile consiglio per geestirlo al meglio.

20/08/2012
(foto Corbis).
(foto Corbis).

“Happy Hour” sembra diventata la parola d'ordine di molti italiani: secondo dati Istat del 2011, questo rito collettivo è una passione per oltre il 30% degli italiani. Ma scendendo nelle fasce di età la passione sfiora l'abitudine: adorano l'aperitivo il 46% dei giovani di 18-19 anni e il 51% di quelli tra 20-24 anni.

All'ora canonica, non c'è bar che non dedichi un ampio spazio a un assortimento più o meno ampio di variegatissimi stuzzichini, doverosamente innaffiati da bevande analcoliche e più o meno alcoliche. Questo rito sociale sarà indubbiamente gradevole e rilassante, ma non vi stupirà sapere che non è esattamente salutare, soprattutto se l'appuntamento è ripetuto più volte nel corso della settimana. Contro l'aperitivo “a ruota libera” sono già scesi in campo anche gli specialisti, in occasione dell'Obesity Day svoltosi a ottobre a Roma.

Esagerare con gli aperitivi fa ingrassare: ci vuole poco ad arrivare a 700 calorie con vino, patatine o minipanini. E per di più si tratta di calorie povere di nutrienti, perché scarseggiano le fibre, le vitamine, gli antiossidanti e i minerali. Il rischio è di pasticciare molto, perché è facile lasciarsi attrarre dal variopinto e sfizioso assortimento di tartine e di salse. L'aggiunta di alcol non migliora certo la situazione, soprattutto se si tratta di cocktail “forti”. Tutto ciò può incidere sul girovita, sul tasso di colesterolo, sull'indice glicemico, sulla digestione. Senza considerare gli effetti dell'alcol che, ricordiamolo, a lungo andare dà pure dipendenza.

Alcune persone, poi, tendono a vedere l'aperitivo come un sostituto della cena fuori casa, a prezzi più ragionevoli di questa (per quanto comunque alti) – non che abbuffarsi al bar e poi a casa sia meglio! Non bisogna rinunciare a questo rito, ma di certo bisogna adottare qualche utile criterio. Preferite verdure crude e grigliate, ricche di antiossidanti, vitamine e minerali, e sushi, con grassi di qualità come gli omega 3.

Preferite ai sottoli (l'olio usato non è sempre l'extravergine!) qualche oliva verde o nera, che contengono grassi monoinsaturi, potassio e altri minerali, antiossidanti (ma anche molto sodio!). Propendete per semi oleosi senza sale e non tostati e per formaggi stagionati, come il parmigiano, che riempiono più facilmente di quelli freschi (solo di poco più magri). Quanto alle bevande, molti bar propongono ottimi centrifugati, ma può andare bene il classico succo di pomodoro. E naturalmente un po' di moderazione non guasta...

Giuliana Lomazzi
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