22/07/2012
Il matè viene preparato per infusione e gustato da un recipiente tipico chiamato "bombilla", simile a una lampadina in cui viene inserita una cannuccia.
Il caffè non è l'unica bevanda stimolante: dal Sudamerica ci arriva un'interessante alternativa, il matè, detto anche tè del Paraguay perché è la bevanda nazionale di questo Paese. Ma un po' in tutta l'America Latina trova estimatori questo infuso, che si prepara con le foglie di un albero imparentato con l'agrifoglio. Queste vengono raccolte fra maggio e ottobre, essiccate a fuoco lento e tritate grossolanamente. Il prodotto di qualità superiore (detto caa cuys) è realizzato con i germogli scaldati in grandi recipienti di ghisa, un procedimento che ha molti punti di contatto con quello adottato in Cina per il tè.
Il matè viene preparato per infusione, e spesso gustato in una sorta di rito sociale (proprio come facciamo noi con il caffè) in un apposito recipiente, la bombilla, simile a una lampadina in cui viene inserita una cannuccia. Noi possiamo semplicemente berlo in tazza esattamente come il tè: per ogni persona si mette in infusione 1 cucchiaino in 250 ml di acqua bollente per 6-10 minuti.
Il matè è uno stimolante nervoso, ma senza gli effetti negativi che possono dare tè e caffè. Contiene quantità variabili di caffeina, da 0,15 a 1,5%, ma nell'infuso se ne ritrova solo una piccola percentuale. Così, a parità di dosi la tazzina di matè offre circa la metà della caffeina di quella di caffè. È perciò utilizzabile come stimolante e corroborante in caso di astenia, stanchezza, convalescenza. Ma i suoi impieghi non finiscono qui.
Oltre alla caffeina, il tè del Paraguay contiene buone percentuali di clorofilla (6,2g per 100g contro i 2,2 del tè e l'1,3 del caffè), una sostanza dalle proprietà antianemiche e antiossidanti – queste ultime vanno ad aggiungersi ai polifenoli, altri antiossidanti. Contiene poi minerali (calcio, fosforo, potassio, manganese, magnesio e ferro), proteine, vitamine del gruppo B e la C.
Varie ricerche hanno individuato nel matè la capacità di abbassare il colesterolo, i trigliceridi e la concentrazione di glucosio, indicandolo come una bevanda potenzialmente capace di prevenire il diabete, le malattie cardiovascolari e l'obesità (pare che sia pure in grado di ridurre la sensazione di fame). Anche le sue proprietà antiossidanti sono sotto osservazione.
Il matè può rivelarsi una gradevole alternativa al caffè, ma a patto che non si esageri con il consumo. Infatti l'abuso può causare palpitazioni, insonnia, nervosismo, problemi respiratori, minzione frequente. Per quanto riguarda il rischio di tumori correlato al consumo, uno studio del 2011 accusa piuttosto sostanze chimiche estranee come il benzopirene. Meglio quindi affidarsi al prodotto biologico: in commercio se ne trova per l'appunto uno che è anche equo-solidale, perciò prodotto nei luoghi di origine nel rispetto delle condizioni ambientali e lavorative.
Giuliana Lomazzi