Il frutto dell'eterna giovinezza

Recenti studi scientifici confermano che le mele rallentano l'invecchiamento, perché contengono antiossidanti. Non solo: combattono la stanchezza, calmano i nervi, proteggono la pelle.

31/03/2011

Molti miti antichi consideravano le mele i frutti dell'eterna giovinezza e dell'immortalità. Chiaramente di miti si tratta e con le dovute esagerazioni del caso, ma un piccolissimo fondo di verità c'è: le mele sono in grado di tenere a bada l'invecchiamento perché contengono antiossidanti, nemici dei radicali liberi (che facilitano appunto l'invecchiamento) e agenti antitumorali. Questa proprietà ormai nota è confermata da un recente studio scientifico condotto a Hong Kong.

Sono soprattutto i pomi rossi a regalare antiossidanti, e in particolare sotto la buccia: ecco perché è bene consumare tutto il frutto buccia compresa, e per non correre rischi scegliere prodotti biologici o per lo meno di produzione integrata. Sotto la buccia, poi, si trova anche un maggiore contenuto di pectina, che ha un effetto disintossicante perché favorisce l'eliminazione dei metalli pesanti e, non contenta, aiuta nella lotta contro il colesterolo. Effetto disintossicante anche da parte degli acidi della frutta, che per di più rafforzano il sistema immunitario e favoriscono la digestione.

La mela ha ancora varie frecce al suo arco: vitamine come la C, la B2 e la B3, che tra le altre cose hanno un effetto protettivo sulla pelle e quindi sul suo aspetto più o meno “vecchio”. Infine ci sono i minerali: il sodio e il bromo, per esempio, che sono calmanti per i nervi; il potassio, che combatte la stanchezza, l'irritabilità e la confusione mentale, mentre il sodio e il bromo calmano i nervi.

A differenza di altri frutti, la mela può essere mangiata alla fine del pasto perché ben digeribile e soprattutto perché solitamente non crea gonfiori. Se questi ultimi vi affliggono, provate a mangiare un frutto a digiuno, lentamente e a morsi: se ne avvantaggiano anche i denti, che si sbiancano, e le gengive, che si rafforzano. Anche il momento in cui si gusta la mela fa la differenza: prima del pasto, favorisce la sazietà; prima di dormire, calma i nervi; al mattino, depura; la sera, una mela intera cotta al forno stimola l'intestino.

Un frutto prezioso e versatile, di cui vale la pena anche scoprire le numerose varietà per conoscere gusti diversi: oltre alle già note golden e red delicious, durante l'anno si possono gustare le piccole annurca dalla polpa profumata e aromatica, di antica origine; le acidule renette, anch'esse di antica origine; le aspre Granny Smith, nate in Australia a fine '800; l'aromatica Pink Lady. E l'elenco potrebbe continuare a lungo, soprattutto se aggiungiamo le antiche cultivar e i presidi di Slow Food.

Giuliana Lomazzi
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Postato da clagio il 03/04/2011 14:22

La mela è il frutto della giovinezza che piace tanto al ns. presidente del Consiglio. Egli ha celebrato questo nobile frutto declamando una sua barzelletta sconcia (sono i discorsi che preferisce) alla presenza di cosiddetti "onorevoli" che hanno tutti riso di gusto anzichè indignarsi. Che tristezza e vergogna per lui e per tutti i presenti!
Claudio

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