23/01/2012
Una delle sale di Palazzo Pepoli, sede del Museo della storia.
Riuscite a immaginare un museo di 20 mila metri quadrati? Presto, per farlo, basterà andare a Bologna: l'inaugurazione di Palazzo Pepoli, in programma il 28 gennaio, completerà il progetto Genus Bononiae, facendo della città un immenso museo diffuso, dell'estensione di 20 mila metri quadri complessivi. Facciamo un passo indietro per ricordare in che cosa consiste il progetto Genus Bononiae. Si tratta di un percorso culturale e artistico nel centro storico di Bologna, articolato in una serie di edifici restaurati e recuperati all'uso. Ne fanno parte, ad oggi, la Biblioteca d'arte e di storia di san Giorgio in Poggiale, San Colombano, la Chiesa di santa Cristina, Santa Maria della vita, Palazzo Fava - Palazzo delle esposizioni, Casa Saraceni e San Michele in bosco. Dal 28 gennaio, a questo ricco patrimonio, si aggiungerà Palazzo Pepoli.
Cuore del percorso Genus Bononiae, esso sarà la sede del Museo della storia di Bologna. Racconterà le trasformazioni della città, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni. Innovativo e all'avanguardia il linguaggio attraverso il quale le alterne vicende della comunità locale saranno comunicate: tecniche espositive scenografiche e interattive coinvolgeranno lo spettatore in una visita attiva. La cornice del palazzo medievale, restaurato e allestitito dall'architetto Mario Bellini, e il progetto grafico dell'architetto Italo Lupi, daranno pieno appagamento al turista.
Il facsmile della pianta della città affrescata al Palazzo apostolico vaticano, nella sala d'ingresso di Palazzo Pepoli.
Con l'inserimento di Palazzo Pepoli, il sistema museale Genus Bononiae raggiunge, come si diceva, una dimensione notevole, anche a livello europeo, non solo per le superfici interessate, ma anche per le collezioni esposte e per i servizi offerti al pubblico. Qualche numero: 15 mila metri quadri destinati ad attività espositive, 15 mila opere d'arte custodite nelle varie collezioni, 60 mila immagini fotografiche, 115 mila volumi antichi e moderni, 563 strumenti musicali dal XVI al XX secolo... Quale Museo della storia di Bologna, Palazzo Pepoli accompagnerà i visitatori con volti noti della musica, dell'arte e della cultura di oggi, da Lucio Dalla a Massimo Valerio Manfredi, da Philippe Daverio a Giorgio Albertazzi, dal Alessandro Bergonzoni a Francesco Guccini, da Loriano Machiavelli a Umberto Eco...
Infine, per mettere una ciliegina su una dolcissima torta, per l'occasione è stato incaricato lo studio Factotum Arte di Madrid di riprodurre un facsimile della monumentale pianta prospettica della città affrescata nella Sala Bologna del Palazzo apostolico vaticano: collocata nella sala d'ingresso della nuova sede museale, permetterà di ammirare uno straordinario dipinto, altrimenti invisibile agli occhi del grande pubblico.
INFORMAZIONI PRATICHE
Palazzo Pepoli. Museo della storia di Bologna, via Castiglione 8: aperto al pubblico da sabato 28 gennaio.
Dal 27 gennaio Bologna ospiterà anche l'evento Artefiera: tutti gli eventi sul sito www.comune.bologna.it/turismo
Paolo Perazzolo