La Val di Non in festa per i Thun

Riaperta la residenza principesca: 150 stanze e una carrellata di stili, dal Rinascimento al Biedermaier.

14/05/2010
Il castello di Thun.
Il castello di Thun.

Tutta la Val di Non è in festa per la riapertura del castello di Thun, una delle fortezze più importanti d’Europa. Thun è una singolare residenza signorile ai piedi delle Alpi, racchiusa in un formidabile sistema di fortificazioni sullo sfondo dei meleti. Abitato ininterrottamente dalla famiglia dei Thun per otto secoli, fino al 1982, dieci anni dopo è stato acquisito dalla Provincia di Trento, che oggi lo riapre al pubblico dopo un lungo intervento di restauro.

    La scelta è stata quella di fermare l’orologio del tempo al momento in cui il castello fu venduto. Il risultato è un restauro “di dimora”, che restituisce ai suoi saloni l’aspetto di un luogo vissuto, senza trasformarlo in un museo. Rinascimento, Settecento, Impero e Biedermaier convivono nella fuga dei saloni, impreziositi da un’importante collezione di dipinti e dalle splendide stube di maiolica bianca. Vi è rappresentato tutto l’evolversi del gusto, dai forzieri secenteschi alle carrozze ai decori con cui, alla fine del Settecento, la famiglia avviò l’ammodernamento in chiave romantica degli appartamenti. Sono circa 150 stanze, fra cui spiccano, al pianoterra, le bellissime cucine. Ai piani superiori, il salone del fumo, la sala del camino, il salotto Luigi XVI e la celebre stanza del vescovo, con il suo spettacolare soffitto a cassettoni in legno di cimbro di impronta sudtirolese. Qui, nel 1800, morì Pietro Vigilio Thun, l’ultimo principe vescovo del Principato vescovile di Trento.

     Da non perdere la cappella di famiglia, dedicata a San Giorgio. La residenza fa parte del circuito Museo del Castello del Buonconsiglio Monumenti e ospiterà un calendario stagionale di mostre. Per informazioni e prenotazioni: www.buonconsiglio.it.


 

     Per soggiornare non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tutta la vallata è ricca di hotel a conduzione familiare e di agriturismi che aderiscono all’iniziativa “adotta un melo”. Si sceglie il proprio albero a primavera e, in autunno, si torna per il raccolto e ci si porta a casa una profumata cassetta di mele trentine. Informazioni sulle aziende che aderiscono all’iniziativa nel sito www.visitvaldinon.it

Simonetta Pagnotti
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