14/11/2011
Un magnifico torchio nel museo del vino a Torgiano.
Non mancano mai i buoni motivi per andare in Umbria, terra spettacolare per natura e cultura. Questa settimana vogliamo darvi una ragione in più per programmare un viaggio, condestinazione, per la precisione, Torgiano, un magnifico borgo medievale a otto chilometri da Perugia e 16 da Assisi, un tempo contado del capoluogo regionale e fonte di approvvigionamento per la città con le sue campagne. Qui la famiglia e la Fondazione Lungarotti hanno le loro radici e qui hanno voluto impiantare la loro attività, economico-produttiva, culturale e ricettiva.
L'impegno imprenditoriale dei Lungarotti, oggi affidato alla guida di tre donne e del loro staff, si concretizza in due cantine - al polo di Torgiano si è aggiunto quello di Montefalco - dalle quali sgorgano i vini tipici della zona, coltivati su 240 ettari di vigneti a diversa altitudine. Sono presenti Sangiovese, Canaiolo, Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot
Nero e Syrah sul fronte dei rossi, Trebbiano, Grechetto, Chardonnay, Vermentino
e Pinot Grigio su quello dei bianchi. I vini che meglio interpretano la filosofia che scaturisce dalla sintesi dei valori della famiglia e del territorio sono: Torre di Giano, Torre di Giano vigna il pino, Aurente, Rubesco, Rubesco riserva vigna Monticchio, San Giorgio dalla tenuta di Torgiano e Rosso di Montefalco, Sagrantino di Montefalco, Sagrantino passito dalla tenuta di Montefalco, e i due nuovi "figli" Torveto e Toralco. E siccome - come recita un adagio locale - non c'è vite senza olio, ecco l'extra vergine Olio DOP Umbria Colli Martani e il condimento balsamico d'uva.
Anfore in esposizione al Museo del vino di Torgiano.
L'amore per
il territorio e i suoi prodotti ha indotto da tempo la famiglia a
costituire una fondazione che presiede a una serie di progetti
culturali. Fra questi, al visitatore interesseranno soprattutto i due
musei consacrati rispettivamente al vino e all'olio. È una creatura vivente, in continua trasformazione, il Museo del vino - Muvi di Torgiano: attraverso i suoi tremila pezzi, continuamente aggiornati e arricchiti di nuovi ingressi, consente di ripercorrere cinquemila anni di storia e civiltà della vite e del vino. Reperti archeologici, manufatti d’arte e corredi per la viticoltura e la vinificazione sono collegati da un suggestivo percorso narrativo che, in venti sale, documenta una cultura secolare. Ha la sua sede negli ambienti seicenteschi di Palazzo Graziani-Baglioni, nel centro di Torgiano.
Un antico frantoio, sempre nel centro di Torgiano, è stato scelto come sede del Museo dell'olivo e dell'olio - Moo che, in dieci sale, ricorda anzitutto i mille usi dell'olio, prima di diventare l'ingrediente principe della dieta mediterranea, per poi illustrare i significati di cui è stata rivestita nei secoli la pianta, spesso assumendo connotazioni sacrali.
Se poi il vostro viaggio coincide con un'occasione particolare della vostra vita e vi volete concedere un'ospitalità raffinata ed elegante, troverete nel resort a cinque stelle Le tre vaselle (antico nome dei vasi vinari), incluso il moderno centro di benessere "bellaUve" e il ristorante Le melograne, una sistemazione di fascino e d'atmosfera.
Tutte le informazioni sul sito www.lungarotti.it
Paolo Perazzolo