16/12/2011
Gli alberi degli Champs Elysées illuminati dai cerchi fluorescenti.
Parigi val bene una... mossa! Vale senza dubbio la pena muoversi verso la capitale francese nel corso delle vacanze natalizie, quando la città, merita più che mai l'appellativo di Ville Lumière. Il 23 novembre, sotto lo sguardo vispo della madrina Audrey Tatou, sono state accese le luminarie sugli Champs Elysées, frutto di un progetto artistico maturato in due anni: "Tree rings". Tre giganteschi cerchi fluorescenti illumineranno gli alberi dell'avenue più bella del mondo, riflessi in medaglioni a specchio sospesi ai rami. L'effetto in prospettiva é davvero scenografico e non poteva esserci sfondo più suggestivo per il mercato natalizio che ogni anno viene allestito in centinaia di chalet lungo gli Champs, per la gioia di adulti e piccoli. Chi meglio di Audrey Tatou, l'indimenticabile fatina Amélie Poulain nella sua Parigi da fumetto, poteva inaugurare questa scena incantata?
La Tour Eiffel vista dal Trocadero.
Ma i mercati natalizi non sono prerogativa degli Champs Elysées; in
Francia, la regione dove questa tradizione trova le radici più
autentiche é senza dubbio l'Alsazia, ed é cosí che alla Gare de l'Est,
da dove partono i treni per Strasburgo, fa bella mostra di sé un
caratteristico mercato natalizio alsaziano, con tanto di distribuzione
di vino caldo e speziato, bretzel e dolcetti delle feste. Se invece si
opta per una passeggiata in un mercato che abbia come sfondo il
monumento di Parigi più emblematico, la Tour Eiffel, da vedere magari
nei primi cinque minuti di ogni ora una volta scesa la notte, quando
mille luci argentate intermittenti la fanno brillare come un immenso
fuoco d'artificio, si va dritti in direzione del Trocadero. Sull'ampia
piazza sospesa sugli Champs de Mars, la vista é impareggiabile e durante
questo Natale, si può approfittare del mercatino natalizio dedicato
all'Europa e dei prodotti tipici dei Paese dell'Unione proposti in ogni
chalet.
L'albero di Natale alto oltre 20 metri alle Galeries Lafayette.
Fra gli eventi natalizi più attesi ogni anno, soprattutto dai più
piccoli, c'é senza dubbio l'allestimento delle vetrine animate dei
leggendari grandi magazzini parigini quali le Galeries Lafayette e
Printemps. Le prime, presentano quest'anno una scenografia curata dal
designer Andrew Yang, che mette in scena un centinaio di bambole animate
vestite da rockstar e scatenate in un buffo e indiavolato concerto. Il
Printemps invece, sotto la supervisione di Karl Lagerfeld e del gruppo
Chanel mette in avanti la tematica del viaggio: ogni vetrina é ispirata
a una destinazione diversa, da Istanbul a Los Angeles passando per
Biarritz e Mosca. Da non perdere poi, all'interno delle Galeries
Lafayette, l'albero di Natale alto più di 20 metri, che arriva a
sfiorare la splendida cupola liberty in vetro policromo.
Giostre natalizie per i bambini disseminate in tutta Parigi nel periodo delle feste.
Il Bazar
dell'Hotel de Ville, meglio conosciuto come BHV - i francesi vanno pazzi
per gli acronimi - ha invece realizzato le proprie vetrine natalize
ispirandosi al Quebéc, con tanto di vendita di specialità canadesi e un
bar di ghiaccio sulla terrazza. Se si viene a Parigi in famiglia, può essere una buona occasione per far
provare ai bambini una delle centinaia di romantiche giostre a cavalli
di legno che nel periodo natalizio sono disseminate nei punti chiave
della città. Una di queste si trova ai piedi dell'Hotel de Ville, poco
distante dalla pista di pattinaggio su ghiaccio che ogni inverno viene
allestita sulla piazza per la gioia dei locali e dei turisti. Scivolare
sui pattini ammirando le guglie di Notre Dame o le statue del municipio
parigino, non é cosa da tutti i giorni. A Natale poi, non si dovrebbe
dimenticare, come d'altra parte durante il resto dell'anno, di essere
tutti più buoni. E allora perché non approfittare di un viaggio nella
capitale francese per qualche acquisto "responsabile" o per una
riflessione su un tema scottante che riguarda tutti, il razzismo?
Il magazzino "Merci" dedicato ai prodotti equo-solidali.
Nel
bellissimo museo Quai Branly, lungo la Senna e a due passi dalla Tour
Eiffel (la fermata di metrò é la stessa: Bir Hakeim) la cui collezione
permanente di arte africana, del Pacifico, dell'Asia e delle Americhe,
attira visitatori da tutto il mondo, ospita attualmente la mostra
"Exhibitions" dedicata a un tema ignorato da molti: l'esposizione di
esseri umani dai tratti esotici nel corso di fiere e occasioni mondane
fino agli inizi del XX secolo. I documenti sono davvero toccanti e
costituiscono un ottimo spunto di riflessione sul tema dell'"altro" e
dei nostri rapporti, spesso distorti e grotteschi, con le altre culture.
Per chi vuole darsi buona coscienza con dello shopping eticamente
responsabile, la direzione giusta é Merci, il primo originalissimo
grande magazzino (boulevard Beaumarchais 111) dedicato all'equo e
solidale "chic" con prodotti introvabili altrove. Se i prezzi non sono
sempre abbordabilissimi, vale comunque la pena esplorare questo luogo
insolito, magari concedendosi una bevanda calda all'interno Used Book
Café, sala da thé e al tempo stesso boutique di libri usati,
consultabili sul posto.
Un'illustrazione del quartiere parigino di Marais.
Qualche indirizzo per dormire nella Ville Lumière? Chi opta per lo
charme, senza rovinare il portafogli, può scegliere qualche piccolo
hotel nel delizioso quartiere del Marais: il Caron de Beaumarchais,
l'Hotel des Archives e l'Hotel Jeanne d'Arc (camere doppie a partire da
140 euro i primi due, da 90 euro per il Jeanne d'Arc) sono delle buone
soluzioni e permettono di essere in una posizione centralissima e
perfetta per raggiungere a piedi molti dei punti strategici della città.
Più standard e spartana, ma comunque confortevole, la catena Ibis Hotel
offre camere a prezzi più economici. In genere, é possibile trovare un
Ibis hotel in prossimità di ogni stazione ferroviaria (gare de Lyon,
gare del'Est, eccetera). Parigi é raggiungibile con il tgv da Torino e
Milano (circa130 euro a/r). In aereo, un'ottima soluzione é
rappresentata da Easy Jet, con tariffe molto competitive da Roma e da
Milano.
Eva Morletto