Aboliamo la distruzione degli embrioni

Un'iniziativa dei movimenti per la vita europei solleciterà la Commissione ad attivarsi per eliminare i finanziamenti per la ricerca sulle staminali embrionali.

02/04/2012
La manifestazione contro l'aborto dei movimenti per la vita europei lo scorso 25 marzo a Bruxelles (Agf).
La manifestazione contro l'aborto dei movimenti per la vita europei lo scorso 25 marzo a Bruxelles (Agf).

“Uno di noi”. Questo il titolo dato all’iniziativa messa in atto da 21 movimenti per la vita europei (appartenenti praticamente a tutti gli stati europei tranne Cipro, Grecia, Bulgaria, Lussemburgo, Lettonia), che si sono ritrovati la settimana scorsa al Parlamento Europeo per l'European meeting for life. Lo scopo dell’incontro è stato di rendere noto il procedimento che sta per essere in moto a livello continentale: la raccolta di un milione di firme per invitare la Commissione ad attivarsi e proporre, nei limiti delle sue attribuzioni, alcune modifiche richieste dal comitato promotore a salvaguardia degli embrioni criocongelati. Una forma di democrazia diretta questa – per quanto attenuata perché non obbliga gli organi dell’Unione – che, prevista dall’art. 11 comma 4 del nuovo Trattato dell’Unione Europea a seguito delle modifiche apportate dal trattato di Lisbona, entra in vigore proprio in questi giorni e che vedrà tra i primi ad applicarla proprio i movimenti per la vita europei. È stato così presentato l’atto costitutivo del comitato organizzatore e proposti i quesiti che, una volta presentati alla Commissione, saranno da questa valutati entro due mesi. Qualora ritenuti ammissibili, si potrà procedere alla raccolta del milione di firme in almeno sette stati membri.

Cosa chiedono i movimenti pro-life? Sostanzialmente impedire il rifinanziamento dei progetti comunitari di sperimentazione sugli embrioni, fondi destinati alle industrie che, lavorando nella ricerca sulle cellule staminali embrionali, provocano inevitabilmente la distruzione degli embrioni stessi. «Un’iniziativa a favore dei diritti dell'uomo per chiedere la modifica di alcune norme europee del VII° Programma di ricerca Horizon che prevede un finanziamento di un capitolo di ricerca sulle cellule embrionali», precisa Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita italiano e parlamentare europeo. «Quello che chiediamo è che l’Europa consideri l’uomo tale fin dal principio della sua vita, cioè fin dal concepimento, ed eviti, per quanto è di sua competenza, ogni azione che nuoccia agli embrioni». La normativa europea chiede un anno per raccogliere il milione di adesioni in tutti i paesi UE a partire dall’approvazione della petizione da parte della Commissione (presumibilmente maggio 2012). La sottoscrizione da parte dei cittadini potrà essere data sia in forma cartacea che web.

«Lo scopo della nostra iniziativa è innanzitutto quello di attivare un dibattito generale e un’azione di educazione dei popoli europei attraverso l’adesione a questa proposta. Seguiranno incontri seminari, spazi di approfondimento in cui l’opinione pubblica potrà essere investita direttamente di un tema che la riguarda da vicino», commenta Casini. Dal punto di vista tecnico si tratterà di «tre proposte di modifica del Regolamento comunitario del 2002 che stabilisce le modalità con cui si redige il bilancio comunitario: chiediamo che sia introdotta una norma che vieti l’iscrizione di capitoli di spesa volti a uccidere direttamente o indirettamente gli embrioni umani attarverso la ricerca sulle staminali embrionali». In Italia l’iniziativa verrà lanciata a livello pubblico il 20 maggio prossimo in Aula Paolo VI.

Stefano Stimamiglio
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

I vostri commenti

Commenta

Per poter scrivere un'opinione è necessario effettuare il login

Se non sei registrato clicca qui

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati